Gli iPhame, la storia di una grande squadra

Parte 1.

Finalmente è arrivato il giorno, quello che tutti i tifosi stavano aspettando! Nell’assemblea d’istituto di domani, 30 marzo, si terrà l’attesissima finale, che avrà come protagonisti gli  iPhame contro i Nike . Data l’imperdibile occasione, la redazione ha intervistato la 5C (la classe di appartenenza dei giocatori), chiedendo di parlare, oltre che di vari argomenti, che ritroverete nella seconda parte dell’articolo, anche della loro squadra. Di seguito viene riportata l’intervista.


Presentatevi

Andrea Blanco: Andrea Blanco, giocatore dell’iPhame da 5 anni.
Alessio Baldini: Alessio Baldini, presidente dell’iPhame ormai da 3 anni.

Come vi è venuta l’idea di formare questa squadra?

Emiliano Genovese: Siccome eravamo tutti abbastanza bravi a giocare a calcio e al III anno tre di noi giocavano davvero bene, abbiamo deciso di creare la squadra della classe, con alcune aggiunte: Gioele Gallo, Mario Breschi, Roberto Falla e Paolo Mascali.
Non c’è davvero un perché: c’era il torneo da fare e abbiamo deciso, in nome della classe, di fare la squadra.

Perché il nome ‘iPhame’?

Matteo Randone: Il nostro capitano Giovanni Tomaselli era all’Apple store del centro Sicilia e, guardando gli ‘iPhone’, gli è venuto in mente ‘iPhame’! Ci ha mandato un messaggio e abbiamo scelto quello come nome, anche perché era l’ultimo giorno per dare il nome alla squadra.

Come mai lo slogan VSC?

Alessio Baldini: Noi, nel tempo, ci siamo caratterizzati per un nostro connotato: la determinazione. Giocatori determinati a vincere. Con questo acronimo quest’anno volevamo essere più cattivi e competitivi.

Volete dire qualcosa sulla squadra? Qualche aneddoto?

Alessio Baldini: Mi viene in mente la semifinale dell’anno scorso. Quella del III anno è stata emozionante, ma ci ha fatto capire che non eravamo pronti alla vittoria. Quella sconfitta ci ha fatto ripartire, ci ha fatto raggiungere l’apice della nostra bravura. Nella scorsa semifinale eravamo criticatissimi: giocavamo contro i campioni in gara, che erano i ragazzi dell’ex 5D, che sono stati da noi ‘demoliti’ 6 a 0!
Nonostante ciò, la nostra essenza non si concentra in questi momenti, bensì è rappresentata da noi stessi; questa è una cosa che ci unisce come classe. Non è solo giocare: lo facciamo per noi stessi, è divertente e ci scarichiamo ogni settimana con l’iPhame.

Alice Megna 3H

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