#ilCorbinorestacasa: riflessioni di Manuel Messina

La quarantena era iniziata da qualche giorno

e a me mancava già il sonno,

non perché non riuscissi a dormire,

ma poiché dovevo applaudire

dall’altezza del mio balcone,

tutte quelle grandi persone,

che continuano a lottare

anche per un nostro familiare.

Anche io continuo la mia carriera

non soltanto alla play,

ma digitando sulla mia tastiera

tutto ciò che vorrei.

Vorrei che finisse presto questo incubo,

sperando di non avere nessun sintomo

di questa inaspettata malattia,

che molte vite sta portando via.

Non dico questo solo per paura,

ma poiché è diventata una tortura

non poter fare niente

senza l’autorizzazione del presidente.

Con questa poesia auguro il meglio a tutta la gente,

sperando in un futuro migliore del presente.

Manuel Messina IV C

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