Questo piccolo puntino blu non ce la fa più

Assemblea 26/04/2019 del Liceo O.M. Corbino sull’impatto ambientale.

Per millenni questo piccolo grande pianeta ha dovuto sopportare pura ed egoistica avidità. Anni di omicidi, genocidi, razzismi, guerre, stupidità e adesso indifferenza. Sì, proprio indifferenza da parte di vecchie e nuove generazioni, che prendono molto alla leggera il problema dell’impatto ambientale. 

Inoltre la Terra è uno dei pochi pianeti, in tutta la nostra galassia, ad ospitare la vita e, nel caso in cui questo non fosse più possibile, gli altri sarebbero impossibili da raggiungere in termini di distanza. Questo perché essi sono lontani anni luce e l’uomo non sopravvivrebbe abbastanza per poterli colonizzare. 

Ma perché colonizzare questi pianeti? In fin dei conti, è più semplice occuparsi del nostro! Andare su Marte o sulla Luna non è impossibile, ma è inutile, dal punto di vista di una possibile colonizzazione. 

Perché allora? Per rovinare anche questi altri? Per togliere il senso di colpa che ci affligge per non essere riusciti a gestire casa nostra? 

Fortunatamente in questo mondo ci sono persone,  che, invece di mostrare indifferenza, hanno deciso di prendere di petto la situazione. Greta Thumberg, ad esempio, ha iniziato a gridare in piazza ed è arrivata ad organizzare uno sciopero mondiale, toccando le corde degli animi delle persone sensibili. Adesso è perfino disponibile il suo libro in libreria. 

Greta, come molti di voi sanno, è una ragazzina svedese di 16 anni, grande attivista e legata alla questione ambientale. Quello che pochi, però, sanno è che la ragazza è affetta dalla sindrome di Asperger ( banalmente definita come una lieve forma d’autismo). Questo elemento, purtroppo, è causa di molti insulti verso lei.

Se si parte a priori con una determinata mentalità, risulterà impossibile cambiare qualcosa per riuscire a superare l’imminente pericolo che ci sta travolgendo. Al Gore lo aveva detto! Pochi lo hanno ascoltato. 

In fondo bisogna seguire piccole e semplici regole, come per esempio chiudere il rubinetto, quando non serve, o spegnere le luci superflue.

Gli elementi di maggior inquinamento per il pianeta sono i mezzi di trasporto (ad esempio gli aerei), i residui di radiazioni nucleari (come Chernobyl), i vari gas emessi nell’aria e, soprattutto, le fabbriche. Ma questo non vuol dire che bisogna abbattersi e utilizzare la plastica, come se nulla fosse. Si invitano i lettori a non essere indifferenti e a non pensare che “tanto è troppo tardi” oppure “in confronto alle fabbriche noi non facciamo nulla”, poiché la popolazione umana è costituita da miliardi di individui, che consumano freneticamente materiali, che, poi, buttano via con indifferenza.

Stiamo maltrattando quel pianeta che ci ospita, che ci dona il cibo, l’acqua, l’ossigeno, la vita, la felicità. Metaforicamente è come se maltrattassimo la nostra stessa madre. 

Pensiamoci… adesso che possiamo. Facciamolo tutti insieme.

Questo non è un rimprovero od un obbligo: è un messaggio di pace e di speranza

Salviamo il nostro pianeta. 

Salviamo noi stessi.

Giordana Fortuna 4G

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