ZODIAC , il Killer dello Zodiaco

Se siete amanti degli horror, quindi del brivido, o semplicemente siete curiosi di sapere fin dove può arrivare la mente contorta o malata di una persona, vi consiglio di leggere il seguente articolo. 

La storia che vi voglio proporre è un true crime: ciò significa che tutti i fatti che leggerete sono veritieri. Il protagonista è il cosìddetto Killer dello Zodiaco o, come si definisce lui, Zodiac. 

IL PRIMO DELITTO

Tutto si pensa abbia inizio  il 20 dicembre 1968. Natale è vicino e due ragazzi, Betty Lou Jensen e David Faraday, si incontrano per il loro primo appuntamento e decidono che sarebbe stato carino vedere insieme un concerto di Natale, ma poi cambiano idea, decidendo di recarsi in un ristorante per cenare con un amico. Dopo la serata, per stare un po’ da soli, si appartano in una piazzola nei paraggi verso le 23:00. 

Sempre in quell’orario un’altra macchina si accosta alla loro. Da lì esce un uomo che punta su di loro una pistola . In tutto furono colpi: David venne colpito una solo volta, mentre Betty, resasi conto che David era stato colpito da un proiettile, cercò di scappare , ma non ci riuscì, poichè 5 colpi alla schiena la fermarono. 

L’unico testimone fu un signore, che stava passando proprio in quel momento con l’auto: disse di aver visto due auto accostate l’una accanto all’altra e di aver sentito degli spari. Non essendo, però, sicuro, decise di proseguire avanti.                                                                Le indagini iniziano subito, ma gli inquirenti brancolano nel buio . Non sanno da dove incominciare. Per la coppia, dunque, non c’è giustizia, perché il loro assassinio rimane senza un colpevole. 

SECONDO DELITTO

E’ il 4 luglio 1969, festa nazionale per gli Stati Uniti . Un’altra giovane coppia, Darlene Ferrin di 22 anni e  Mike Mageao di 19 anni , sua amante , decide di passare insieme questa giornata, finché un’auto non si accosta alla loro ed esce un uomo, che accende una torcia verso i loro volti. La coppia, pensando che fosse un poliziotto, abbassò il finestrino e, proprio in quel momento, il presunto poliziotto sparò verso di loro: al volto, al collo e al torace a Mike, mentre a Darlene riserva un unico colpo, che, però, basterà a farla morire. Entrambi furono colpiti con una 9 mm. 

Mike incredibilmente sopravvisse e alla polizia descrisse colui che aveva sparato come “un uomo sulla trentina, di carnagione chiara”.

In questo caso le indagini partono subito: all’inizio il sospettato numero uno è il marito di Darlene, spinto magari dalla rabbia verso la moglie per averlo tradito; fu immediatamente scagionato, perché, durante l’uccisione della moglie, stava lavorando in un locale. Nuovamente la polizia si ritrovò senza alcuna pista da seguire: anche questo caso rimane senza un colpevole. 

ZODIAC SI PRESENTA

Tutto, però, subì una svolta nella calda mattina dell’1 agosto 1969. 

La segretaria del Chronicle di San Francisco, un giornale di San Francisco, riceve una lettera molto preoccupante, così come la riceveranno  altre due testate giornalistiche della città. 

Tutte sono firmate a nome di Zodiac, che inizia, così, la sua corrispondenza a distanza con le forze dell’ordine. Ciascuna delle tre missive contiene un terzo di un codice cifrato che, se risolto, dice il killer, rivelerà la sua identità. 

La Prima Lettera del Killer alla stampa

Il testo della lettera al giornale Times Herald era questo: 
«Caro Editore, sono l’assassino dei 2 teenager dello scorso Natale a Lake Herman e della ragazza dello scorso 4 luglio. 
Per provarlo dimostrerò alcuni fatti che solo io + la polizia conosciamo. 
Natale :
1 Marca dei proiettili Super X 
2 10 colpi esplosi 
3 Il ragazzo giaceva sulla schiena, piedi rivolti verso l’auto 
4 La ragazza giaceva sul fianco destro, piedi rivolti a ovest 
Luglio :
1 La ragazza indossava pantaloni modellati 
2 Il ragazzo è stato colpito anche al ginocchio 
3 La marca dei proiettili era Western 
Qui c’è un codice cifrato che è parte di un altro. Altre due parti sono state spedite al San Francisco Examiner + al San Francisco Chronicle. Voglio che stampiate il codice in prima pagina, venerdì 1 agosto 69; se non lo farete inizierò a uccidere venerdì notte e continuerò per tutto il weekend. Andrò in giro e prenderò tutte le persone che troverò, da sole o in coppia, e andrò avanti finché non ne avrò ucciso più di una dozzina.» 

Zodiac Killer La Storia Vera

 

Ora alleghiamo la decifratura del codice di Zodiac Killer  (alcune parti saranno tagliate per l’eccessiva volgarità del contenuto):
«MI PIACE UCCIDERE LE PERSONE PERCHÈ È COSÌ DIVERTENTE È PIÙ DIVERTENTE DI UNA PARTITA DI CACCIA NELLA FORESTA PERCHÈ L’UOMO È L’ANIMALE PIÙ PERICOLOSO DI TUTTI. UCCIDERE QUALCOSA MI REGALA L’ESPERIENZA PIÙ ECCITANTE CHE CI SIA …(contenuto volgare cancellato)… 
LA PARTE MIGLIORE È CHE QUANDO MORIRÒ RINASCERÒ IN PARADISO E TUTTI QUELLI CHE HO 
UCCISO SARANNO MIEI SCHIAVI NON VI DIRÒ IL MIO NOME PERCHÉ CERCHERESTE DI RALLENTARE O FERMARE LA MIA COLLEZIONE DI SCHIAVI PER LA MIA VITA DOPO LA MORTE. EBEORIETEMETHHPITI.»

Zodiac Killer La Storia Vera

ALTRE POSSIBILI VITTIME

I poliziotti incominciano subito con le indagini, che porteranno ad un nuovo possibile sospettato, che nel 1991 Mike Mageau identificherà come un uomo chiamato Arthur Leigh Allen.  Ma i poliziotti lo dovettero presto scagionare per l’assenza di prove.

Presto, però, il 27 settembre 1969, agli investigatori compare una nuova pista. 

Zodiac , infatti , non tarda a sporcarsi nuovamente di sangue. Le vittime in questione sono Cecilia Ann Shepard e Bryan Calvin Hartner.

Tutto avvenne in prossimità del lago Berryessa. I giovani si erano incontrati in un parcheggio vicino, finché  un uomo vestito da boia si avvicinò. Cecilia, trafitta da dieci coltellate, non ce la fa e morirà affogata nel suo stesso sangue; Bryan, invece riuscirà a sopravvivere. Venne subito accusato il noto assassino seriale, Ted Bundyche verrà  associato al delitto, anche se poi si scoprirà che Bundy non aveva niente a che fare con il crimine. Dell’assassino, dunque, non rimane che una sola traccia scritta sul finestrino di un’automobile, ovvero un cerchio attraversato da una croce…

Risultato immagine per Zodiac Simbolo

La polizia, però, si ritrova con un altro dubbio : quali sono tutte le altre vittime di Zodiac cita nelle tanto famose lettere? 

Alcune delle possibile vittime potrebbero essere  gli studenti Robert Domingos ,18 anni, e Linda Edwards, 17 anni . 

Tutto ebbe inizio il 4 giugno 1963. Siamo nella contea di St. Barbara, in California. I due ragazzi decidono di saltare la scuola e di passare una bella giornata in compagnia, sulla spiaggia.  

Passata la giornata, arriva la sera e il padre di Robert non vede suo figlio tornare a casa.  Preoccupato, comincia cercare in giro per la città, fino ad arrivare in spiaggia, dove trova i corpi dei due ragazzi, dietro ad una baracca, con le mani legate. 

È  palese che abbiano cercato di fuggire, ma senza riuscirci: infatti poco dopo sono stati freddati da 11 colpi di pistola lui 9 colpi lei. 

Le somiglianze col caso del lago Berreyssa sono evidenti, inquietanti. 

Durante le indagini sono stati molti i sospettati, che, però, subito dopo, venivano immediatamente scagionati. Questo ci fa capire la bravura e la follia di questo uomo, che non verrà mai identificato.

Uno dei personaggi, però, su cui si sono concentrate le maggiori attenzioni è Rick Marshall. I particolari, che puntavano il dito contro di lui, sono i seguenti:
la somiglianza fisica piuttosto forte con gli identikit diramati;
– Marshall nel 1966 viveva nell’area di Riverside, in cui era avvenuto l’omicidio di Cheri Jo Bates, possibile vittima del serial killer;
– nel 1969 si era trasferito in Scott Street, a San Francisco, a poche miglia dall’unica scena del crimine in città associata a Zodiac;
– possedeva una macchina da scrivere della stessa marca usata da Zodiac;
– usava una penna dello stesso tipo di quella con cui erano state scritte le lettere spedite dal serial killer;
– era ambidestro e la sua grafia, secondo gli esperti, aveva molti tratti in comune con quella dell’autore delle missive;
– amava i film muti e, proprio da un film muto, intitolato The Red Phantom Zodiac, aveva tratto ispirazione per firmare una lettera da San Rafael;
– sapeva usare i metodi di costruzione di diagrammi elettrici, con cui il killer aveva creato i suoi cifrari;
– sapeva cucire a macchina: Zodiac aveva indossato un cappuccio cucito probabilmente in casa nel delitto del lago Berryessa;
– possedeva delle risme di carta identica a quella usata per le lettere da Zodiac;
– guidava un’auto che somigliava molto a quella descritta da Mike Mageau;
– nei primi anni ‘70 lavorava in una radio denominata KITM: queste quattro lettere somigliano ai simboli inclusi a chiusura della cosiddetta “Lettera dell’Esorcista” spedita da Zodiac.

Rick Marshall,  quindi, è probabilmente il sospettato più convincente. Molti, infatti, pensano che sia proprio lui l’uomo tanto folle e contorto, che uccise tutte queste persone.

Zodiac Killer La Storia Vera

Oumaima Remmal  II C

You may also like...