“A Facebook importa più il profitto della sicurezza dei suoi utenti”: la rivelazione di un’ex dipendente

Siamo ben consapevoli delle teorie cospirazioniste, che potrebbero colpire un social importante quanto Facebook: dalle antenne 5G, che causano un cancro assicurato, al vaccino sperimentale. E’ proprio su questo che ha deciso di fare luce un’ex dipendente della grande azienda di Zuckerberg, Frances Hugen. Addetta ai dati, racconta di come, alla ricerca di un profitto, Facebook abbia deciso di allentare gli algoritmi e, di conseguenza, diminuire la sicurezza di tutti gli utenti al suo interno. Ciò avrebbe portato a meno restrizioni verso i messaggi d’odio e ad una maggiore diffusione di notizie false su argomenti, che tanto hanno riempito i nostri giornali e telegiornali negli ultimi due anni.

La donna ha deciso di mostrare il suo volto nel programma “60 Minutes” della CBS. Un’altra dichiarazione che ha rilasciato è: “Facebook è in grado di amplificare il peggio degli esseri umani e negli anni questo concetto si è allargato anche ad Instagram; si è pensato che, cambiando gli algoritmi per rafforzare la sicurezza del sistema, la gente avrebbe passato meno tempo sui social e, di conseguenza, cliccato meno sulle inserzioni pubblicitarie offerte. La conseguenza di ciò, sarebbe stato un calo del guadagno.” Frances Hugen usa anche una frase molto diretta: “Facebook ha sempre preferito i soldi alla sicurezza e, per colpa delle teorie cospirazioniste, che girano, ho perso una persona a me cara.” L’azienda ha prontamente risposto con una dichiarazione scritta: “Continuiamo a migliorare significativamente la nostra piattaforma per contrastare l’odio e la diffusione di notizie false; sostenere che incoraggiamo i cattivi contenuti e non facciamo nulla per fermarli è sbagliato.”

Federica Barone 2^G

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