Catania Book Festival 2022

In questo mese si è svolto a Catania il “Catania Book Festival 2022” nei giorni 6, 7 e 8 maggio. Si tratta di un’esperienza unica, in cui è possibile scoprire molti autori ed entrare in contatto con le loro storie, con il loro percorso e la loro carriera, conoscere diverse case editrici e iniziative, quali corsi di scrittura o campagne ideologiche. È aperto a tutti: Catania in queste tre giornate si trasforma in un centro culturale dai mille volti.

Molti autori hanno preso parte a questo festival. Tra questi Fabio Privitera, autore di “αίών – riaffiorare dall’oblio”

Come e quando è iniziata la tua passione per la scrittura?
La mia passione per la scrittura iniziò a 17 anni, scrivendo canzoni, ma senza mai approfondirla.
Abbandonai Catania per trasferirmi a Torino e continuare i miei studi in fisica delle particelle. A 28 anni aprii un profilo sui social, dove iniziai a pubblicare frasi e aforismi: da quel momento non smisi di scrivere! Sette anni dopo pubblicai il mio primo romanzo: Il principe delle nuvole, edito da Masciulli Edizioni.

Come sei riuscito ad arrivare dove sei oggi?

Sono arrivato qua grazie alle mia passioni, ai miei studi. Ho composto canzoni, poesie. Ho espresso in aforismi simulacri di verità, ove ci si può anche specchiare, ma mai riconoscersi fedelmente. Ho finito di scrivere un romanzo. Ho raccontato il tempo, lo spazio, la musica con cui s’accompagnano mani e anime. La prova delle mie parole è il mio stesso romanzo, “αίών – riaffiorare dall’oblio”.  E’ la storia di un ragazzo che si sveglia in un mondo che non riconosce suo. Riuscirà a ritrovare la sua vecchia vita e con essa anche le sue paure e i suoi demoni; ricostruirà la sua vita tramite ricordi e persone per poi costruirne una nuova.

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Abbiamo avuto modo di incontrare Federico Riccardo, un autore doppiamente pubblicato dalla casa editrice bookabook, che ha presentato il suo scritto Le vie di mezzo – Esercizi di immobilità.

 

Perché hai iniziato a scrivere?     

Ho iniziato a scrivere molto molto presto nella mia vita, da bambino: è una cosa molto antica, ma ho preso per tutta l’adolescenza una pausa dalla scrittura e ho ricominciato a dedicarmi ad essa nel 2019, perché ho voluto riscrivere alcuni testi che avevo creato in passato. Il mio romanzo Le vie di mezzo racconta cosa sono i periodi dell’infanzia ai quali sono ritornato.

Come sei arrivato fin qui?

Ho deciso di andare al Book Festival perché mi piacciono molto le fiere letterarie, grande possibilità di contatto con il pubblico e le case editrici: mi piace molto parlare con le persone. Dopo averne girate diverse in tutta Italia, ho trovato quella di Catania sui social e, vedendo che era molto giovane, sono stato spinto a partecipare, anche perché ho un bel rapporto con la Sicilia, dato che i miei genitori sono siciliani e mi reco spesso qui.

Svolgi altre professioni oltre a quella dello scrittore?

Sono scrittore e diciamo che il centro di tutta la mia vita sono la scrittura e la lettura. Sono redattore per alcuni giornali, scrivo comunicati stampa per una compagnia teatrale milanese, ho lavorato come ghostwriter e correttore di bozze, perciò tutto ha a che fare con la scrittura.

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E come dimenticare l’autore dei volumi dark-fantasy medievali Inglorius Alberto Figuccia, di cui ad ora ne sono stati pubblicati due. Durante il festival del libro di Catania, l’autore ha presentato il suo romanzo, parlando di ciò che l’ha spinto a scrivere e rivelando alcune novità riguardo ai futuri volumi. La sua opera dark fantasy presenta un grande lavoro di ricerca e di studio delle particolarità che caratterizzavano il Medioevo, dai paesaggi alle torture, passando per la politica. Alberto Figuccia, però, non è un amante degli “spoiler”, pertanto i suoi libri non hanno la trama sulla quarta di copertina, poichè già solo qualche anticipazione sulla trama potrebbe rovinare la sorpresa.

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Infine, abbiamo avuto il piacere di assistere alla prima presentazione di un progetto ancora non uscito sulla piazza italiana, Huno, un fumetto disegnato e progettato da Remigio Messina.

Remigio Messina, insieme all’Officina Animata Studio, hanno creato il progetto Huno, un fumetto alquanto rivoluzionario grazie alla grafica e ai disegni realizzati interamente in digitale.
L’idea era nata come un cartone animato, ma, a causa della nascita di molte complicanze per il periodo di pandemia, non è stato possibile realizzarla. Così hanno deciso di optare per un fumetto che speriamo di vedere presto sui nostri schermi.

È una storia di pianeti e galassie, soldati e guerre, generali e mostri, un’opera paragonabile a Guerre stellari di George Lucas.

In questi tre giorni Catania ci ha regalato un momento comune di cultura: è diventata un luogo in cui godere della letteratura moderna, in cui entrare in contatto con diverse teorie e in cui dire la propria e incontrare scrittori. E’ stato un modo diverso per passare un week-end all’insegna della cultura.

Corcodel Cosmin Gabriel IV G

Giacalone Elisabetta III C

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