@closespamm: il revenge porn diventerà un tunnel senza fine?

Una “piaga”, che sta tormentando da qualche anno a questa parte la nostra generazione, è sicuramente quella del revenge porn; nel tempo, sono stati scoperti sempre più mezzi per sfruttare il fenomeno, mettendo in cattiva luce conoscenti, amici o addirittura parenti. Ma partiamo per gradi.

Cos’è il revenge porn?

Il revenge porn è la pratica di diffondere non consensualmente materiale multimediale (quindi fotografie, video o audio) di altre persone impegnate in atti sessuali o, nel caso di foto e video, in pose sessualmente esplicite, con lo scopo di “vendetta”.

Vendetta?

Ebbene, sì. Il materiale in questione viene spesso mandato al partner per “gioco”, quindi scattato consensualmente, ma diffuso esclusivamente ad un numero ristretto di persone (in questo caso specifico, una). Si sente spesso parlare di foto intime diffuse dopo una rottura, difatti spesso il “movente” è proprio questo: umiliare brutalmente l’ex compagn*.

Quindi, ciò avviene solo tra partners/ex?

No. Dalle prove emerse negli ultimi mesi, possiamo notare le più disparate situazioni: padri che inviano foto di figlie, zii di nipoti, fratelli di sorelle, e altro ancora.

Dove avviene la diffusione di queste foto?

Un po’ ovunque, ma è più facile che girino su social/app di messaggistica più “private”. Due esempi lampanti sono Telegram e Snapchat, seguiti poi da WhatsApp ed Instagram. Su Telegram esistono canali e gruppi da decine di migliaia di iscritti, incentrati unicamente su questo. Spesso, le persone ritratte nelle foto (prevalentemente ragazze) vengono assalite di insulti pesanti, minacce di morte e non è raro che vengano allegati anche loro dati sensibili (ad esempio numero di telefono, indirizzo di casa).

cc: @catlatorre – Twitter

Cos’è @closespamm?

@closespamm è una pagina Instagram nata nei giorni scorsi, che ha come “scopo” quello di pubblicare foto e video di ragazze, che queste ultime hanno pubblicato nella sezione close friends di Instagram, quindi riservate solo ad alcune persone. I destinatari della foto catturano uno screenshot della foto, inviandola poi in DM alla pagina. Questa reposterà la foto in modo pubblico, cosicchè chiunque sarà in grado di vederla e diffonderla a sua volta. “GUERRA ALLE TR*IE”, è così che si presenta l’account. Questi ed altri appellativi dispregiativi vengono rivolti alle povere vittime.

cc: @sfavillotto – Twitter

Come ci si può difendere?

L’unico modo reale per difendersi, se si scattano queste foto, è tenerle per sè, senza nemmeno caricarle in un sistema cloud. Purtroppo nessun metodo di crittografia è sicuro al 100% : una volta che una foto viene caricata su internet, sarà difficilissimo, se non impossibile, rimuoverla del tutto.

Se un* mi* conoscente è vittima di revenge porn, come posso muovermi a riguardo? Posso denunciare?

Certo che sì! Può capitare che la Polizia Postale locale non abbia abbastanza strumenti per rintracciare i colpevoli, ma una segnalazione di massa potrebbe mobilitare le autorità.

Homepage: commissariatodips.it

Se ricevo una foto intima, che sia di un conoscente o uno sconosciuto, cosa devo fare?

Cancellare ogni traccia che hai della foto, senza tenerla da nessuna parte. E non diffondere: se lo farai, sarai parte del “sistema”. Se in qualche modo si dovesse risalire a te, sarai legalmente perseguibile.

Purtroppo, il grande tunnel del revenge porn ha un numero di vittime sempre in crescita: alcune di queste non reggono al dolore e alla vergogna e ciò le porta al suicidio. Per saperne di più a riguardo, qualche pagina indietro potete trovare un articolo molto interessante di @aranyaamenta. Proteggetevi nel giusto modo, così facendo potremo finalmente chiudere questo terribile capitolo.

Federica Barone 2^G

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