FFMG 2022: alla scoperta di “Dike”

Dal 26 al 30 aprile in Cilento si è tenuta la 22° edizione del Festival della Filosofia in Magna Grecia. All’interno del festival vi è la presenza di un ampio programma creativo, che unisce la riflessione filosofica alla creazione artistica. Il tema centrale di quest’anno è Dike, la giustizia, che offre l’opportunità di comprendere e trovare le leggi che ordinano il mondo.
Ogni giorno abbiamo avuto l’occasione di partecipare tutti insieme ai progetti che ci venivano proposti, tra cui spettacoli teatrali, discorsi filosofici e passeggiate all’interno dei parchi archeologici di Velia e Paestum; in queste due giornate, infatti, abbiamo visitato gli scavi delle città, conoscendo le abitudini dei cittadini di Velia, passando dalle abitazioni fino ad arrivare alle saune. A metà percorso siamo stati intrattenuti dalle personificazioni del filosofo Parmenide e la dea della giustizia “Dike”.

Dike parla a Parmenide

Durante la passeggiata a Paestum, invece, attraversando i templi, le basiliche romane, il comitium e l’anfiteatro, siamo entrati in contatto con i personaggi di Antigone, Creonte, Andromaca e Filigene, che ci hanno narrato la loro storia.

Narrazione del mito di Filigene
Creonte ed Antigone si affrontano
Andromaca narra la sua tragedia

Nei vari pomeriggi abbiamo avuto l’occasione di partecipare a dei corsi a nostra scelta, dove abbiamo messo in gioco le nostre abilità tra cui: musica, yoga, teatro, espressioni visive, tai-chi, movimento espressivo, danza, suono filosofico, fantasiologia, urban art, radiosofia, fotografia e dinamiche espressive.
Noi abbiamo scelto il laboratorio di espressioni visive, nel quale ognuno di noi ha rivestito un ruolo nella produzione di un unico cortometraggio.
Gaia e un altro ragazzo si sono occupati delle riprese; Noemi ed altri due ragazzi hanno impersonato i tre protagonisti del corto ovvero Antigone, Polinice ed Eteocle; tutti gli altri hanno svolto il ruolo di comparsa.
Il laboratorio di espressioni visive è stato per noi un’esperienza non solo divertente, nella quale abbiamo socializzato ed apprezzato quello che è il lavoro del filmmaker, ovvero il regista che si occupa della realizzazione di un film, ma è stato soprattutto fonte di crescita e apprendimento. Abbiamo rappresentato in chiave moderna la tragedia di Antigone, ma, in particolare, la storia di Eteocle e Polinice, rivelando l’importanza di un semplice gesto come quello di porgere una mano, che esprime, però, una forza immensa, da sempre simbolo di unione e pace.

Realizzazione del corto

Oltre a questi laboratori è stata organizzata anche una serata “Agon”, dove ogni studente è stato libero di presentare, in gruppo o da solo, una coreografia, una canzone, una scena teatrale, un dialogo o monologo filosofico. Gaia ha deciso di rappresentare il Corbino attraverso un monologo sulla sua interpretazione della vita e questa è stata per lei una bellissima esperienza di vita e di crescita personale.

Serata “Agon”

Infine, durante l’ultima giornata, sono stati presentati tutti i progetti realizzati da noi ragazzi, come, ad esempio, i corti girati, i murales, la mostra di fotografia e i vari spettacoli di musica, ballo, teatro, yoga e tai-chi.

Spettacolo finale

Alla fine di tutte le attività, la presidentessa del Festival ha consegnato a tutte le scuole gli attestati di partecipazione.

Non dimenticheremo mai questa esperienza,, nella quale abbiamo riscoperto la naturalezza e la bellezza dello stare insieme dopo questi anni difficili.
Una sola settimana ci è sembrata più lunga di quanto sia stata in realtà; questo accade quando, mentre ci si diverte, si impara e in un solo giorno si vive più di quanto si farebbe in una settimana.

Consegna degli attestati

“Un viaggio non inizia nel momento in cui partiamo, né finisce nel momento in cui raggiungiamo la meta. In realtà comincia molto prima e non finisce mai, dato che il nastro dei ricordi continua a scorrerci dentro anche dopo che ci siamo fermati”
Ryszard Kapuscinski.

Tutti i ragazzi insieme ai prof. accompagnatori

Gaia Gennaro e Noemi Palermo IV As

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