“Il Saggio Mago e altri racconti”: un’altra pagina di Anna Frank

Siamo giunti ad un nuovo 27 gennaio. Sono passati settantotto anni dalla morte della giovane Anna Frank. Il suo sogno era quello “di continuare a vivere dopo la morte” e, grazie alla pubblicazione del suo amato Diario e di diversi racconti, che ha scritto mentre era nascosta nell’alloggio segreto, Anna vive ogni giorno nei nostri ricordi, anche se non abbiamo avuto la possibilità di conoscerla di persona, perché le è stata strappata via la vita troppo presto.

Il suo Diario continua ancora ad essere considerato un successo editoriale mondiale: viene letto in tutto il mondo e la sua storia entra nel cuore delle persone e difficilmente le abbandona. Anna Frank, però, durante il periodo in cui viveva nascosta ha scritto anche diversi brevi racconti. Alcuni di essi sono stati pubblicati nel lontano 1960 con il titolo Il saggio Mago e altri racconti.

Il testo è stato recentemente ristampato, così, per fortuna, oggi possiamo nuovamente ritrovarli tra le nostre mani e possiamo immergerci in mondi fiabeschi e riflessioni, che la giovane Anna adorava scrivere.

Il Saggio Mago e altri racconti si apre con le parole di Francesco Flora, che spiega il significato di ognuno degli undici racconti:

  • Blurry, l’orsacchiotto che voleva scoprire il mondo racconta la storia di un orsacchiotto di nome Blurry, che un giorno decide di fuggire dalla casa della sua padroncina, perché voleva scoprire le meraviglie del mondo. Nonostante fosse molto piccolo, non si lascia intimorire dalle persone che spesso rischiano di calpestarlo, perché non riescono a vederlo. È troppo piccolo, però, per scoprire da solo il mondo, per questo torna a casa senza aver potuto osservarne ogni singolo dettaglio.
  • Il sogno di Eva è una delle storie che ad Anna piaceva di più e racconta di Eva, una bambina che, in sogno, incontra una fata che la porta in un giardino pieno di fiori e, tramite la rosa che è la personificazione della sua coscienza, comprenderà cosa significa “avere un canto nel cuore”.
  • Il saggio Mago, invece, racconta la storia della fatina Dora, sempre allegra e frizzante, e di Peldron, un folletto malinconico che si arrabbia facilmente. Nello stesso giorno, in momenti diversi, i due incontrano il vecchio gnomo, che, in realtà, è un mago ed entrambi ignorano la sua richiesta d’aiuto. Da ciò il mago capisce che nessuno dei due si sarebbe fatto strada nella vita, così decide di farli vivere insieme per un po’ e li aiuta a vedere il mondo non solo spensierato come Dora e neanche solo malinconico come Peldron.
  • La fioraia e La fata, come scrive Francesco Flora, trattano di un tema insito nell’animo di Anna Frank ovvero il rapporto tra l’uomo e la natura. La fioraia è una ragazzina che ogni giorno porta due grandi cesti pieni di fiori da far acquistare al mercato; soprattutto il mercoledì tutti si fermano a comprare uno tra i tanti mazzetti che la bambina prepara da sola. La fata, invece, narra la storia della fata Elena che, dopo la morte dei suoi genitori, decide di usare tutti gli averi che le hanno lasciato per rendere felici tutti gli umani, che stanno vivendo periodi difficili; quando finisce tutte le sue ricchezze si reca da loro portando consigli e dolci parole, che possono aiutarli a stare meglio.
  • L’angelo custode, invece, parla di una vecchietta che vive insieme alla sua nipotina. Un giorno la nipotina vede la nonna ancora più stanca, a soli quattordici anni cerca di aiutare sua nonna come poteva, ma alla fine quest’ultima muore. Ormai la nipote è distrutta per questa perdita: non fa altro che piangere, così, una notte, la nonna le appare in sogno dicendole che lei sarà sempre al suo fianco e per la prima volta dopo tanto tempo le ritorna il sorriso. Questa storia racconta l’amore che Anna Frank nutriva nei confronti di sua nonna.
  • Enrichetta tratta la storia di due bambine che ricevono un piatto di pasta ciascuna. L’amica di Enrichetta le raccomanda di mangiarlo subito, ma lei, a differenza della sua amica che se lo mangiò subito, decide di darlo ad una bambina povera incontrata per strada, rendendola la bambina più felice del mondo.
  • Kitty parla di una bambina di nome Kitty, che adora il suo gatto e i suoi due conigli. Lei vorrebbe lavorare in fabbrica insieme alle ragazze che vede passare dalla sua finestra, ma a questa idea si oppone sua madre, che, invece, vorrebbe che iniziasse ad imparare economia domestica.
  • Katrientje racconta la storia di una bambina di nome Katrientje, che ogni giorno viene presa in giro da due ragazze che distorcono il suo nome. Katrientje, però, non può neanche contare sulle parole di conforto di sua madre, perché quest’ultima non fa altro che lamentarsi del suo comportamento, definendolo capriccioso, e banalizza la tristezza e il dolore che ogni giorno sua figlia prova quando viene presa in giro.
  • Perché e Dare, invece, sono delle riflessioni che Anna compie sul significato di queste due parole essenziali per cambiare il mondo in cui si vive e per prendere decisioni giuste.

Da questi racconti si evince la necessità, che aveva Anna Frank, di scrivere, di raccontare. Era solo una ragazzina di tredici anni quando ha iniziato a scrivere i suoi racconti e ha continuato a scrivere il suo Diario, ma, purtroppo, non ha potuto continuare a coltivare questa sua passione, perché troppo presto la vita le è stata strappata via. Si immaginava da grande con due figli mentre scriveva le sue storie e purtroppo non ha potuto raggiungere questo suo sogno. Però, lei voleva lasciare un segno nella vita delle persone ed è proprio quello che è successo dopo la pubblicazione del suo diario e dei suoi racconti, perché Anna  continua ad essere parte di questo mondo grazie alla sua forza, alla sua allegria, al suo esempio di vita e mai potrà essere essere dimenticata.

Non sono ricca di soldi o cose terrene, non sono bella, né intelligente e furba, ma sono e sarò felice! Lo sono di natura, mi piace la gente, non sono sospettosa e voglio vedere tutti felici e insieme.

Anna Frank

GRETA GIORDANO III E

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