LETTERA AGLI ADULTI

Cari adulti, vi scrive una generazione disperata e incerta del proprio futuro! Vi scriviamo noi, che ormai abbiamo capito di non poter scegliere di tornare indietro: adesso possiamo solo sforzarci, ognuno nel suo piccolo, di fare di più per il nostro mondo. Ma, cari adulti, abbiamo bisogno di voi: siete voi che nelle trasmissioni in TV parlate molto di questo ambiente, deturpato da metalli pesanti, spazzatura e gas di scarico, e proponete tante di quelle soluzioni che poi siete i primi a non rispettare. Ciò che voglio trasmettervi oggi è la mia grande speranza, il mio grande ottimismo e la mia voglia di fare che, unita a quella che vedo nei miei coetanei, forse sarà la salvezza della nostra e delle future generazioni.

Io abito in un piccolo paese in provincia di Siracusa: Ferla. Sono molto orgogliosa del mio paese ed uno dei motivi principali è l’aria pulita, che si respira, e l’impegno che mettiamo tutti noi cittadini nel preservare il nostro territorio. La mia città di riferimento rimane comunque Siracusa, che, in quanto ad inquinamento, è sicuramente messa peggio, poichè penalizzata dalla presenza, a pochi chilometri da essa, del petrolchimico più grande d’Europa.

Sicuramente, nell’antichità, città come Siracusa o paesi come Ferla saranno stati abitati da molte persone e la presenza di tubature, condotti d’acqua, botteghe di conio delle monete e artigianato vario avrà causato molto inquinamento, che oggi non percepiamo più, ma di cui possiamo ipotizzarne la presenza, in analogia con le tracce di metalli pesanti, come piombo, argento o antimonio, trovate sui ghiacciai del Monte Bianco, che, come un registro preciso, ne hanno congelato e conservato ogni traccia.

Tuttavia, ciò che oggi è nettamente cambiato dall’Impero romano è proprio la fonte dell’inquinamento, poichè oggi causa di inquinamento sono anche i device elettronici, che giornalmente teniamo nelle nostre mani. Ma se per inquinamento Ferla, così come Siracusa, risulta essere molto fortunata rispetto ad altre città e nonostante tutte le nostre città siano molto meno inquinate rispetto agli anni precedenti, per quanto, invece, riguarda gli abusi edilizi se ne vedono talmente tanti che ormai sono diventati la normalità. Moltissime persone costruiscono dove non si potrebbe, per poi pentirsene, il più delle volte a causa di multe o seri danni alle abitazioni. Ciò che, però, mi turba è che in questi paeselli piccoli come il mio ci conosciamo tutti e le illegalità o gli abusi compiuti vengono sempre superati in favore di una parentela o di un’amicizia che non si vuole contrastare. Io capisco l’amicizia e la parentela, ma se si ha un compito da svolgere, caro adulto, perché non portarlo a termine?

Durante la mia crescita, proprio perché nel mio paese ci conosciamo tutti e sappiamo subito ogni novità, mi sono accorta di come il tasso di insorgenza di tumori nella popolazione sia cresciuto esponenzialmente. Molti dicevano che ciò fosse dovuto a ciò che mangiamo e sicuramente sarà anche per questo, ma io penso che buona parte della causa sia da attribuire all’antichissimo acquedotto comunale, che ormai comprende tubature notevolmente deteriorate, che rilasciano nell’acqua metalli, proprio come avveniva nell’antichità romana.

Cari adulti, voi avete una spiegazione per il fatto che, se prima si aveva un soggetto ammalato ogni quattro anni e il tenore di vita era sicuramente migliore, adesso siamo arrivati al punto che in un paese così tranquillo come il nostro ci siano due o tre malati in ogni famiglia e che i nostri nonni arrivino al massimo a 80 anni? Comunque, se prima la volontà di combattere e risolvere queste problematiche non era nei vostri pensieri, adesso, invece, anche voi adulti state dimostrando un po’ di interesse per questi argomenti, anche se devo dire che siamo sempre noi ragazzi a farvi notare certe cose. Ad esempio, se non fosse stato per quella ragazza svedese piazzata davanti alla sede del Governo, mai si sarebbero accelerate tutte le trattative per la salvaguardia dell’ambiente.

Quindi, non voglio solo rimproverarvi, cari adulti: voglio, invece, proporvi una collaborazione tra grandi e piccoli, in modo che ognuno, facendo la propria parte, possa contribuire alla realizzazione di un futuro più bello per noi e per i posteri. Vi ringrazio per aver ascoltato ancora una volta un’adolescente, che vi parla di queste tematiche e vi faccio notare che anche questo è un punto di partenza per un percorso da fare insieme.  

MARIANNA COSTANZO IV D

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