L’importanza del rispetto

Sono molteplici i casi di cronaca che ogni giorno apprendiamo attraverso i tg e attraverso la rete.

Incidenti stradali, come quello che ha recentemente colpito la nostra città, incidenti sul lavoro, storie di ragazzi che, dopo aver trascorso una serata con amici o di ritorno da una festa, perdono la vita, come le due sorelle che furono travolte da un treno a Riccione.

Ognuno di questi incidenti ha ferito non solo le famiglie, ma comunità intere.

La divulgazione di tristi episodi di cronaca avviene in modo convulso sui social, e, ad ogni post, vi sono centinaia di commenti.

Oltre ai commenti di cordoglio, che non possono che mostrare sostegno alle famiglie o amici della vittima, vi sono molte altre persone che commentano esprimendo il loro giudizio sui fatti accaduti.

Ma è sempre giusto commentare se non lo si fa con l’intento di mostrare vicinanza e affetto ai cari della vittima?

Credo che la solidarietà e il rispetto, in questi casi, siano fondamentali. Commentando, però, con giudizi che possono risultare pesanti e negativi non si mostra rispetto, poiché è già enorme il dolore con cui i cari delle vittime devono convivere e, di certo, non bisognerebbe aggiungerne  altro, anche se inconsapevolmente.

Non sempre ci soffermiamo a pensare che anche una sola parola in più potrebbe far stare male.

Non sempre ci soffermiamo a pensare che le famiglie vorrebbero soltanto avere un po’ più di pace, lontano da quei commenti che non servono, che sono superflui.

Non è questo quello che serve loro, ma purtroppo, spesso, chi non ha vissuto in prima persona queste vicende, non lo comprende.

E’ proprio questo che andrebbe insegnato: la solidarietà,  il rispetto del dolore.

Forse, anziché ergerci sempre a paladini della giustizia, ogni tanto servirebbe più empatia, servirebbe mettersi nei panni di chi ha subito una grave perdita.

La ricerca della verità non spetta di certo a noi.

A chi è più fortunato da non vivere simili dolori spetta solo il compito di sostenere e, nel caso, di prodigarsi affinché tragedie simili non si ripetano più.

Claudia Tretola II D

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