#ilCorbinorestacasa: riflessioni di Martina Loreno

Stiamo vivendo tutti un periodo difficile.

Chi l’avrebbe mai detto che un’epidemia mondiale ci avrebbe costretti a chiuderci in casa? Nessuno avrebbe potuto immaginare un evento del genere! Io ho sempre pensato che le epidemie fossero degli eventi storici del lontano passato, delle cose fuori dalla nostra realtà. Purtroppo, però, come abbiamo constatato, il Coronavirus si sta diffondendo sempre di più e siamo stati giustamente costretti a limitare i nostri spostamenti e i contatti con gli altri.

È una situazione sicuramente molto pesante da sostenere, soprattutto se si passa dalla frenesia e la fretta di tutti i giorni, ad un rintanamento in casa, molte volte ozioso. Io personalmente, prima di iniziare la quarantena, ero sempre molto impegnata e facevo molte attività.

Da ormai circa un mese non esco di casa e non seguo più quel ritmo, ma mi do da fare lo stesso: la scuola fortunatamente è riuscita a riprendersi, grazie alle lezioni online; anche se non posso seguire lezioni di pianoforte fisicamente, è comunque apprezzabile il fatto che io possa continuare a suonare, avendo il mio strumento a casa e, molte volte, mi confronto con la mia insegnante per migliorare dei passaggi in alcuni brani. Trovo, rispetto a prima, più tempo per suonare e mi ritaglio dei momenti per la musica. Oltre ad esercitarmi al pianoforte, ascolto molta musica, di tutti i generi.

Non mi annoio quasi mai, anche perché io faccio parte di una famiglia abbastanza numerosa. Infatti ho due sorelle, con le quali, quando è possibile, gioco in tanti modi: a carte, ad un gioco di società, alla “just dance” (sia per divertirci, ma anche per fare movimento) oppure guardiamo film e serie tv. Fortunatamente mia mamma è un’ottima cuoca e ha una mente molto creativa: ogni giorno in casa si cucina qualcosa di nuovo o di tradizionale, qualcosa che si prepara poche volte l’anno e in particolari occasioni.

Molto spesso io, i miei compagni di classe ed altri amici, facciamo videochiamate per “vederci” e per passare del tempo insieme, anche se questo tipo di incontro non è per niente paragonabile alle uscite del sabato sera, alle passeggiate in Ortigia oppure ad un film visto insieme. Questo è uno dei tanti lati negativi della quarantena. Ma io penso a coloro che vivono da soli, a coloro che sono malati, a coloro che a causa di questa crisi sanitaria, non hanno la possibilità di guadagnarsi da vivere, avendo momentaneamente chiuso le proprie attività.

Io credo che ognuno di noi debba sentirsi fortunato per ciò che ha. Siamo tutti sulla stessa barca, ma sta a noi decidere di cogliere i lati positivi e rimanere attivi, oppure pensare negativamente e cadere nella depressione. Invito tutti ad apprezzare ciò che si ha. Questa è la nostra occasione per passare del tempo con le nostre famiglie, per imparare a fare qualcosa di nuovo, come ad esempio cucinare, coltivare le nostre passioni e i nostri passatempi, prenderci del tempo per noi stessi. La cosa fondamentale è capire che i nostri sacrifici si stanno facendo sentire e che, se tutti noi saremo consapevoli delle nostre responsabilità fino alla fine dell’epidemia, allora potremmo ritornare alla vita di sempre al più presto.

Martina Loreno IV F

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