“Meat from wood: una nuova scoperta”

Convertire materiali di scarto in prodotti ad alto valore aggiunto come gli amminoacidi: è l’obiettivo del progetto «Meat from wood», finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del bando Prin 2022.
 
 Un lavoro che richiede competenze complementari nel campo dell’enzimologia, dell’ingegneria proteica, della biologia dei sistemi, della microbiologia e della chimica delle fermentazioni.
 
Gli studi di “The Protein Factory 2.0” (il nome del laboratorio in questione) si concentrano su proteine ed enzimi legati a importanti patologie umane. Inoltre, il laboratorio produce proteine ricombinanti wild-type e varianti utili in diversi campi della biotecnologia: per la salute umana (proteine terapeutiche), per la bioindustria (enzimi per la biocatalisi), per le bioraffinerie (valorizzazione della lignina) e per il biorisanamento di pesticidi, plastiche e tossine.
 
In particolare, «Meat from wood» si propone di sviluppare un processo biotecnologico innovativo per la conversione sostenibile (enzimatica) della vanillina derivata dalla lignina o dalla crusca di frumento in amminoacidi (i componenti base delle proteine), sostanze biochimiche attraenti e promettenti con un mercato in costante aumento.
Secondo gli studiosi, così facendo, esisterebbe l’opportunità di creare delle sostanze nutritive con un apporto simile a quello della carne, ma puntando su un approccio più sostenibile, che sostiene l’economia circolare scoraggiando al tempo stesso l’allevamento intensivo di tante specie animali.
 
«Il progetto – spiega uno dei ricercatori – intende produrre cellule batteriche che esprimono tutte le attività enzimatiche richieste per la sintesi di amminoacidi, fornendo così un nuovo approccio sostenibile alla valorizzazione di queste biomasse. Infatti, la disponibilità di una serie di attività enzimatiche organizzate in nuove vie metaboliche, progettate ad hoc per la sintesi di specifiche molecole, accelererà lo sviluppo di ulteriori processi biocatalitici sintetici innovativi a partire da abbondanti risorse rinnovabili verso una bio-economia sostenibile».
 
 
Francesco Trombatore VH

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