#ilCorbinorestacasa: riflessioni di Sebastiano Spada

Quando finirà tutto?

Me lo chiedo ogni singolo giorno, senza, però, riuscire a darmi una risposta.

Tale domanda è la stessa che si fanno tutti coloro che trascorrono, tra le loro mura domestiche, il lento susseguirsi di intere giornate vuote.

Tutti noi vorremmo uscire, per ritornare alla nostra vecchia routine, ma siamo consapevoli che attualmente non possiamo, poiché dobbiamo affrontare un nemico minaccioso ed invisibile, che ha deciso di sconvolgere le nostre vite e le nostre sicurezze.

Oggi non ci resta che combattere questa battaglia, ascoltando quotidianamente l’amaro e triste bollettino di contagiati e deceduti.

Alla fine, come in tutte le guerre che si rispettano, non ci saranno né vinti né vincitori; né, tantomeno, in caso di sconfitta del nemico, ci sarà da festeggiare.

Ma, come sempre, ci sarà un domani, che vedrà impresse grosse ferite e vistose cicatrici nelle nostre vite e nelle relazioni di tutti i giorni, ferite che richiederanno inevitabilmente del tempo, affinché possano essere curate e rimarginate.

Ci sarà un domani da ricostruire…un domani che ci auguriamo migliore…un domani che speriamo venga al più presto possibile.

Sebastiano Spada IV C

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