“Bring back manly men”: il caso mediatico che sta facendo infuriare il web

“Bring back manly men” è il caso mediatico, che sta sollevando numerose polemiche sul web. La mentalità bigotta della gente si è sicuramente evoluta, nel corso del tempo, schiudendosi a nuove realtà e inclinazioni; purtroppo, però, non è sempre così. Soprattutto in questi ultimi mesi, ci è capitato di leggere frasi di moralisti, che hanno manifestato i più disparati giudizi razzisti, omofobi e sessuofobi. Un esempio piuttosto lampante è stata la critica rivolta alla rivista Vogue, che ha scelto, come protagonista della copertina della sua edizione americana di dicembre, il cantautore Harry Styles, primo uomo ad avere ottenuto, in 127 anni di storia della rivista, questa opportunità. È stata fatta questa scelta, perché, come abbiamo già visto nell’edizione 2019 del Met Gala, il cantante non si è mai fatto particolari problemi ad indossare abiti tipicamente femminili.

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Harry Styles al Met Gala 2019.

Nelle foto, Styles sfila con abiti di una collezione Gucci, disegnata dallo stilista e direttore creativo del brand Alessandro Michele, che comprende capi teoricamente pensati per le donne. La polemica al riguardo, che ha suscitato più scalpore, è stata sollevata dall’attivista conservatrice statunitense Candace Owens, che, su Twitter, in risposta al post di Vogue per annunciare la nuova edizione, ha pubblicato il seguente tweet:

La frase “Bring back manly men” ha scatenato l’ira di molti, facenti parte dell’industria musicale e del mondo dello spettacolo, che hanno dichiarato il loro sostegno nei confronti di Styles, twittando alcune frasi. I più popolari: il fumettista Adam Ellis, l’attore Misha Collins e la regista Olivia Wilde.

Inoltre, molti ragazzi e uomini si sono sentiti incoraggiati dal gesto del cantante e hanno iniziato a postare più immagini con abiti, che non si vedono tutti i giorni su un uomo, ottenendo un riscontro positivo dai media.

In più, uomini, donne, ragazzi e ragazze hanno discusso animatamente con la Owens, citando come esempi Freddie Mercury, David Bowie, Kurt Cobain o ancora i Padri Fondatori dell’America, ma lei non ha voluto sentire ragioni, twittando al riguardo:

Federica Barone 1G

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