Cina: La politica ‘’Zero’’ Covid

In Cina sembra essere ritornati alla prima metà del 2020, dopo che il Presidente della Repubblica Popolare Cinese ‘’Xi Jinping’’ e il governo cinese hanno implementato la politica ‘’Zero’’ Covid, una politica per contrastare i focolai della malattia respiratoria acuta da SARS-CoV-2, più comunemente chiamata Covid-19 o Coronavirus.

Il governo cinese, a differenza di altri paesi che avevano proposto una politica simile, ha imposto delle restrizioni molto più limitative: lockdown, quarantena per i turisti, rintracciamento dei contatti con soggetti positivi e test di routine per i cittadini.

La popolazione, seppur vivendo sotto un regime autoritario, ha avuto il coraggio di ribellarsi, soprattutto perché queste misure hanno avuto un impatto economico abbastanza grave, oltre che morale.

’’Rivoluzione del foglio bianco’’, come viene comunemente chiamata: attraverso i fogli bianchi i cittadini mostrano come la censura della repubblica popolare non faccia passare tutto quello che reputa sbagliato.

Un esempio fra i tanti si può rintracciare nel settore turistico, poiché i turisti che viaggiano in Cina sono diminuiti drasticamente come conseguenza della politica Zero Covid e delle sue restrizioni, oltre che, ovviamente, delle restrizioni presenti nel mondo.

Una domanda fondamentale che ci dobbiamo porre è se questa serie di limitazioni abbia davvero avuto effetto. Tale risposta non si può dare a monosillabi, poiché, mentre il numero di decessi giornalieri è calato esponenzialmente, il numero di soggetti positivi, invece, si alza a una velocità costante, forzando il governo a nuove misure ancora più restrittive.

Grafico che mostra il numero di positivi giornalieri: sono presenti tre picchi, il primo mostra il focolaio iniziale (inizio 2020), il secondo mostra una seconda ondata (aprile/maggio 2022) e l’ultimo (dicembre 2022) risulta il più importante finora.

Grafico che mostra il numero di decessi giornalieri: il picco iniziale mostra il focolaio iniziale (inizio 2020), il secondo mostra una seconda ondata (aprile/maggio 2022), che, seppur più debole a causa degli studi sul virus, rimane sempre visibile.

Francesco Coppola I D

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