Uno per ventiquattro: Billy Milligan e il DID

Ognuno di noi è una luna: ha un lato oscuro che non mostra mai a nessuno. (Mark
Twain)
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Il disturbo dissociativo dell’identità (DID) si caratterizza per la presenza di due o più identità o stati di personalità distinti.
Uno dei sintomi del disturbo dissociativo dell’identità è l’amnesia dissociativa, l’incapacità di ricordare informazioni personali o eventi traumatici.


II DDI può condurre a disabilità e presenta un’elevata incidenza di tentativi di suicidio.
È caratterizzato da:
1. alterazioni improvvise che influenzano qualsiasi funzionalità dell’individuo che percepisce voci e diventa osservatore di se stesso. Possono emergere discorsi o impulsi e si può avere la perdita della percezione del proprio corpo.
2. amnesie dissociative ricorrenti caratterizzate da vuoti di memoria o di abilità quotidiane, lacune di eventi personali, scoperta di azioni che non ci si ricorda di aver fatto.


Come si riconosce?
Chi ne soffre presenta sintomi come: depressione, ansia, fobie, disfunzioni sessuali, DCA (disturbi del comportamento alimentare), disturbi post-traumatici, attacchi di panico, automutilazione, tentativi suicidi o abuso di sostanze psicoattive.
Cause:
questo disturbo è associato a una storia antecedente di trauma significativo, in
particolare abusi di tipo sessuale o emotivo.
Trauma e crimine.
Nel 2011 è stato confermato dalla Dott.ssa Vittoria Ardino che i traumi infantili possono causare comportamenti criminali.
I bambini nati in contesti di disagio economico, sociale e culturale, dove le figure significative li abituano ad essere spettatori o protagonisti di comportamenti aggressivi, hanno una elevata possibilità di sviluppare una mente criminale.


Uno dei primi individui che non è stato dichiarato colpevole a causa del suo stato mentale, in quanto affetto di DDI, è stato William Stanley Milligan.
Chi è William Milligan?
William Milligan, chiamato anche Billy, è nato il 14 febbraio 1955 a Miami Beach.
A soli 4 anni William manifesta una delle sue prime personalità successive al suicido del padre.
A 9 anni, dopo varie violenze e abusi sessuali da parte del patrigno, Chalmer Milligan, si manifesta definitivamente la dissociazione.
La scissione in ben 24 personalità diverse lo aiuta a superare il trauma e a proteggersi dal mondo esterno.
Egli infatti avverte solamente sensi di vuoto, rimanendo inconsapevole delle azioni compiute dalle altre personalità.
Viene sospeso da scuola perché ritrovato a vagare in giro in stato di trance; a 15 anni viene ricoverato all’interno di un ospedale psichiatrico il Columbus State Children’s Hospital, dove il dottor Harold T. Brown gli diagnostica una nevrosi isterica con aspetti passivo-aggressivi.
A 16 anni tenta il suicidio, ma una delle sue personalità Ragen gli impedisce di farlo e da allora tutti i suoi alters tengono addormentato Billy per paura che ritenti di uccidersi.
Il 27 ottobre del 1977 William viene arrestato per aver rapito e violentato 3 studentesse universitarie.
Durante il processo vi sono ben chiari gli insoliti comportamenti del ragazzo, che si presenta ogni volta in modo diverso.
Viene richiesto l’intervento di una psichiatra di nome Dorothy Turner, del Southwest
Community Menta Health Center.
Durante l’intervista emerge un alter: David un bambino di 8 anni che rivela l’esistenza delle altre personalità e spiega come, anno dopo anno, più di 20 individui crescono e maturano insieme a William e cominciano ad interagire tra di loro.
William crea un elenco di regole a cui ogni individuo deve attenersi:
nessuna personalità deve prendere il totale possesso del corpo;
se si vuole accedere al mondo esterno, l’alter deve promettere totale castità;
essere rispettoso delle altre personalità;
proteggere donne e bambini;
impegnarsi nello studio/lavoro;
non dire mai bugie.
All’interno della mente di William si crea una camera piena di persone.
Al centro ci sono le 10 personalità che hanno libero accesso alla coscienza del ragazzo.
Allen artista e percussionista, l’unico destrorso e che fuma sigarette, è il carattere più presente; poi c’è Danny, che si ricorda degli abusi del patrigno e che sviluppa la paura verso gli uomini; Adalana, una donna lesbica che cucina e compone poesie; la “Core personality” Billy.

Ci sono 2 personalità che, però, hanno il potere di decidere quali delle 22 possono controllare William: Arthur, la personalita più intellettuale, e Ragen un comunista slavo.
Le altre sono state bandite ai confini della stanza per non aver seguito le regole.
Come ad esempio Walter, un cacciatore australiano che ha sparato ad un corvo.
La cosa più insolita è il fatto che l’alter che ha commesso gli stupri non appartiene al gruppo degli esiliati, ma si tratta di Adalana, che, davanti all’avvocato di Milligan, dichiara di aver stuprato le ragazze tenendo la cosa nascosta al resto del gruppo.
Nel 1978 Billy viene portato all’ospedale psichiatrico Harding Hospital, a Worthington, Ohio, dove inizia la sua terapia per fondere le sue 24 diverse personalità in una sola chiamata “il Maestro”.
Billy ci riesce e quindi viene portato davanti alla corte, perché giudicato pronto al processo. Il suo caso diventa subito virale a tal punto che la pressione esercitata su di lui, attraverso i giornali e i media, lo fa frantumare come un vaso che cade per terra. William ricade in una forte depressione e ritenta il suicidio, così finendo all’interno di un manicomio criminale.
Nel 1988 viene definito innocuo, ovvero fuso in una persona, e quindi torna a vivere normalmente, stabilendosi in California, dove divenne proprietario di una casa di produzione cinematografica, la “Stormy Life Productions “.
Il 12 dicembre del 2014, muore a 59 anni di cancro.
” A tutte le vittime di abuso. In particolare a quelle che si nascondono” by Daniel Keyes
Questa è una dedica che fa riflettere sul termine abuso correlato al caso di Billy.
Nonostante tutte le diagosi, Billy è oggetto di forte critica e molti pensano che sia stato solamente un bravo attore, che ha cercato di evitare la condanna.
Billy Milligan è lo specchio della nostra società, incapace di accogliere il “diverso”, e della mancanza della sensibilizzazione verso aree molto delicate dei disturbi mentali.

Anastasia Marina 2G

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