Io sono una donna e non ho paura di esserlo!

L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre come la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”. Il 27 novembre, presso l’IIS Einaudi, è stata organizzata una conferenza proprio per ricordare tale giornata alla quale hanno partecipato le classi 4E e 4I in rappresentanza del Corbino. Dopo l’intervento di esperti psicologi, avvocati e membri delle forze dell’ordine, gli alunni del Liceo Corbino, Einaudi, Gargallo e Quintiliano hanno avuto la possibilità di esprimersi su questa importante tematica. La 4E del nostro liceo ha fatto sentire la sua voce contro la violenza sulle donne componendo due sonetti: uno interamente ideato dalle ragazze e l’altro dai ragazzi. Le ragazze hanno evidenziato maggiore consapevolezza della loro identità e del loro valore, passando dal “vorrei essere apprezzata per quello che sono” a “io sono una donna e non ho paura di esserlo”. I ragazzi, invece, hanno espresso maggiore consapevolezza nel comprendere di aver sbagliato con alcuni modi di fare e nel voler porre rimedio a ciò, passando dal “non sopporto che tu ti vesta così scoperta” al “vorrei amarti senza paura”. Purtroppo, però, non tutti sono disposti a cambiare, non tutti capiscono i propri errori e la prova sono i più di cento femminicidi compiuti nel 2023. Dopo l’omicidio di Giulia Cecchettin, avvenuto pochi giorni prima della conferenza, la classe 4E ha deciso di dedicare proprio a lei i sonetti composti.  Il cantante Ermal Meta nella sua canzone dal titolo “Vietato Morire” dice “cambia le tue stelle, se ci provi riuscirai e ricorda che l’amore non colpisce in faccia mai” ed è proprio iniziando così che la 4E ha presentato il suo intervento durante la conferenza. Nonostante le numerose manifestazioni, che si stanno tenendo sull’eliminazione della violenza contro le donne, sembra che si sia ancora lontani dal trovare una soluzione a questo crimine. Donne che denunciano non vengono ascoltate, donne che si dimostrano coraggiose vengono ferite, ragazze che sognano un futuro vengono uccise. La 4E si è fatta portavoce di un importante messaggio, ovvero che si può cambiare, che gli uomini possono e sono in grado di capire di avere sbagliato. Ci si chiede, però, se nella realtà siano veramente disposti a farlo. Sono disposti ad accettare il successo della propria partner? Sono capaci di accettare un NO? La speranza è che le donne non siano più vittime di violenze, ma che possano essere amate e rispettate come meritano.

Per tutte le violenze consumate su di Lei, per tutte le umiliazioni che ha subito, per il suo corpo che avete sfruttato, per la sua intelligenza che avete calpestato, per l’ignoranza in cui l’avete lasciata, per la libertà che le avete negato, per la bocca che le avete tappato, per le ali che le avete tagliato, per tutto questo: in piedi, Signori, davanti ad una Donna.

William Shakespeare

Greta Giordano IV E

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