“LA FISICA che ci piace”: il fenomeno

Il tour del prof. Vincenzo Schettini, vero fenomeno del web grazie al suo canale “La Fisica che ci piace”, ha fatto tappa per la prima volta in Sicilia. La “lezione show”, in tournée nei teatri delle principali città della penisola fino a fine maggio, ha toccato le città di Messina, Catania e Palermo, rispettivamente nei giorni 21, 22 e 23 Febbraio. Il palcoscenico si trasforma in una grande aula scolastica, dove gli spettatori diventano studenti, in una lezione affascinante e originale, tra esperimenti di fisica e suggestioni varie che questa magnifica materia può esercitare. Il prof. Schettini parte da argomenti come equilibrio, moti, energia, forza, meccanica quantistica, relatività fino ad arrivare alla fisica del futuro; concetti che sembrano difficili e distanti, ma che invece sono parte della nostra quotidianità e che offrono l’opportunità di scoprire come funziona il mondo intorno a noi. Un fenomeno che è esploso in pochi anni, da quando, nel 2017, il Prof. Schettini, una laurea in Fisica, docente alle superiori, ha deciso di postare il suo primo video che è diventato virale. Due milioni di persone in tutta Italia seguono le lezioni di fisica dell’istrionico professor Vincenzo Schettini, presente su tutti i canali: Facebook, TikTok, Instagram, YouTube.

“Ho sempre sognato di fare uno spettacolo portando le mie lezioni in teatro, un po’ perché sono un musicista e sono abituato a salire sul palco anche con il mio gruppo gospel Wanted Chorus, che dirigo da 30 anni, un po’ perché mi ha sempre attratto l’idea di chiudere il cerchio: dalla classe a YouTube, al libro fino al pezzo culturale che mi mancava, il teatro. Quando ho incontrato Paolo Ruffini e gliene ho parlato, lui si è entusiasmato e abbiamo messo su questa “lezione-show””.

«Sin da bambino mi affascinava la scienza all’interno dei film di fantascienza», ricorda Schettini. «Arrivato alle superiori, ho scoperto che la fisica svelava quel mondo e mi sono appassionato. Avevo un bravo prof. che spiegava in modo diretto e anche divertente, ma senza farci fare mai esperimenti. Quelli li ho conosciuti all’università. Il mio obiettivo è stato sempre quello di insegnare, infatti mi sono specializzato in didattica e divulgazione. Normalmente un fisico ambisce a fare ricerca, ma quella dimensione solitaria non faceva per me, io volevo trasmettere agli altri la scienza che amavo. Poi sono un violinista, ho studiato al conservatorio e mi esibivo già. Ho pensato che il lavoro di insegnante mi avrebbe permesso di continuare a fare l’artista». Per molti anni si è limitato a fare l’insegnante nelle sue classi. Poi un giorno, nel 2014, ha chiesto a uno studente di riprenderlo col cellulare mentre spiegava il fenomeno dell’attrito. Lo ha messo su Facebook e ha visto che incuriosiva molte persone. Si è preso del tempo per studiare i social e capire, anche grazie alle dritte dei suoi studenti, come presentarsi al meglio, dove e quali strumenti tecnici usare, e nel 2017 ha fatto il suo debutto ufficiale sui social. Il suo video più seguito è stato visualizzato da sette milioni di persone e svela la fisica semplice che si sperimenta quando una persona salta in un treno in corsa e cade nello stesso punto. «Ricevo centinaia di messaggi ogni giorno. Il direttore del dipartimento di Fisica dell’Università di Bari mi ha detto che negli ultimi tre anni le iscrizioni sono in aumento, ed è convinto che ci sia il mio zampino. Per questo ho il progetto di raggiungere un pubblico ancora più ampio, in radio e in televisione, convinto che la scienza possa anche diventare intrattenimento».

Dopo l’uscita del suo primo libro “La fisica che ci piace” nel 2022 e del secondo libro “Ci vuole un fisico bestiale” nel 2023, il Prof. Schettini continua ad incontrare i lettori di ogni età nelle librerie, nelle scuole e quindi anche nei teatri.

Lo sguardo al futuro della scuola è anche fatto di attenzione al presente, di intuizioni ed esperienze che nascono nella scuola italiana e credo che non ci sia occasione migliore per invitare il Prof. Schettini nella nostra scuola, di così antica tradizione, in occasione delle celebrazioni del Centenario del nostro Liceo.

Alessandro Boscarino 2A

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