La nuova “pista” per la sostenibilità!

Intelligente e innovativa la scelta del sindaco Italia e dell’assessore Fontana di partecipare al bando “decreto e rilancio”, per creare 23 km di pista ciclabile, capace di collegare la città dalla periferia ad Ortigia. Questo decreto è nato per il rafforzamento delle misure di prevenzione anti-Covid e punta a incentivare la mobilità sostenibile individuale.
Nel progetto, particolare attenzione è stata posta all’itinerario che collega gli assi di viale Scala Greca e viale Santa Panagia, che si raccorderanno in viale Tica, per proseguire verso viale Cadorna, via Agatocle, piazza del Pantheon, via Catania, piazza Marconi, via Tripoli, via Rodi e via Malta per l’accessibilità diretta a Ortigia. Il sistema, inoltre, prevede due collegamenti alla ciclabile “Rossana Maiorca”; partendo da sud, il primo è su via allo Sbarcadero, il secondo in via Foti. Lungo la direttrice est-ovest, il collegamento tra la pista “Rossana Maiorca” e il viale Santa Panagia avverrà attraverso via Europa, via Turchia, via Antonello da Messina, via Italia, via Madre Teresa di Calcutta, via Francicanava, via Don Sturzo e Via Foti.

E’ stato stimato un bilancio di circa 280 mila euro per realizzare la pista ciclabile, comprensivo del costo delle rastrelliere, che saranno posizionate approssimativamente a ogni chilometro di pista; di questi, quasi 67 mila saranno utilizzati per creare le condizioni di sicurezza nei tratti più intensamente trafficati.

Una splendida idea, che, come dice il sindaco, “è la risposta a una sempre crescente richiesta di mobilità sostenibile. L’emergenza sanitaria si può, anche, trasformare in un’opportunità per modificare i comportamenti con effetti duraturi nel tempo sulla qualità della vita, come quelli legati all’attività motoria e alla riduzione dell’inquinamento atmosferico”.
 

Molte persone hanno attuato un cambiamento nel loro stile di vita ed è per questo motivo che forse questa pista rappresenta, in senso metaforico, un piccolo sentiero per ripartire, rinascere e anche credere che il cambiamento possa avvenire. Una positività che mancava soprattutto in questo periodo. 
La pista rappresenta un passaggio sicuro per tutti quei ciclisti, che prima rischiavano molto, andando a praticare sport o spostandosi per raggiungere il luogo desiderato. Adesso essi potranno svolgere la loro attività con maggiore libertà e sicurezza.

Da buoni propositi non arrivano, però, sempre buoni risultati. E per quanto tutto ciò possa essere stato un passo avanti verso una Siracusa migliore, non è ancora abbastanza . La pista, infatti, dopo alcuni tratti di viabilità, si interrompe, talvolta anche in presenza di incroci particolarmente pericolosi, lasciando, così, i ciclisti in balia della pericolosità della strada. È, quindi, molto difficile spostarsi liberamente in bici, usufruendo della pista ciclabile, senza incorrere, comunque, in punti pericolosi della strada, che non possono garantire la sicurezza dei ciclisti. Si consideri, poi, anche il cattivo comportamento di chi si trova al volante delle automobili, che spesso scambia la pista ciclabile per un momentaneo “parcheggio”!

Il sindaco è molto propositivo e sembra proiettato nel futuro…solo che, forse, questo futuro è ancora lontano.

Lara Russo 5A, Laura Lupo 5H

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