Studenti al lavoro per l’ambiente

Non si impara solo sui libri di scuola

La classe IIIG del liceo O.M. Corbino di Siracusa, insieme alla docente di scienze prof.ssa Francesca Lucà e al prof. Renzo Ientile, nel corso dell’anno scolastico 2018-2019, ha preso parte ad un progetto di alternanza scuola lavoro organizzato dal Cutgana dell’Università degli Studi di Catania.

L’iniziativa promuove la sensibilizzazione dei giovani verso i maggiori problemi ambientali e la conoscenza del patrimonio naturalistico locale. In particolare il progetto realizzato dagli studenti è consistito nella mappatura degli alberi presenti all’ interno della città; i dati raccolti dai ragazzi saranno, infatti, caricati all’interno di un sistema GIS, che permetterà di individuare la vegetazione.

Il progetto, della durata di 30 ore, ha visto gli alunni coinvolti in attività indoor e outdoor. Le prime, più teoriche, sono servite da introduzione al lavoro da svolgere e da spiegazione del sistema di caricamento dei dati, anche tramite l’utilizzo di Excel; le seconde attività, invece, hanno visto i ragazzi all’opera muniti di metri e schede, nelle quali inserire le informazioni relative ad ogni pianta.

Alcuni tra i luoghi della nostra città, in cui gli studenti si sono recati per censire gli alberi presenti, sono stati: il parco adiacente a Viale Regina Margherita, noto con il nome di “Marinaretti”; quello adiacente a Corso Umberto; il parco del Santuario; la vegetazione presente intorno all’ospedale Umberto I.

Il lavoro richiesto agli studenti, divisi in gruppi di tre persone, comprendeva la compilazione di una scheda, sulla quale appuntare la specie dell’albero, latitudine e longitudine, altezza, circonferenza del tronco, fotografie e condizioni particolari della pianta, segnalando eventuali danni provocati dall’uomo.

E’ auspicabile che questo progetto possa servire, in futuro, per realizzare più aree verdi nella città. Un’ultima fase del progetto ha permesso agli studenti coinvolti di visitare una delle riserve naturali presenti sul nostro territorio, quella del Complesso Speleologico Villasmundo-S.Alfio. Qui i ragazzi sono stati a contatto con le specie vegetali tipiche del luogo, quali il mirto e il bagolaro, e con alcuni animali, come particolari specie di insetti o granchi. E’ presente all’interno della riserva anche un laghetto, creatosi dalla confluenza dei torrenti Belluzza e Cugno di Rio; l’ambiente qui è umido e ospita pesci, anfibi, rettili e insetti, oltre ad essere il luogo in cui cresce l’equiseto, specie vegetale risalente al Terziario.

Nell’ultima parte del percorso gli alunni si sono trovati immersi in una splendida atmosfera, molto diversa, purtroppo, da quella in cui siamo abituati a vivere quotidianamente: alberi fitti, dalle cui verdi chiome filtravano i raggi del sole; un tappetto di foglie secche sul terreno e assenza totale di rumori, ma solo rilassanti suoni della natura.

Il prof. Ientile ha invitato tutti a sedersi per terra in silenzio e a godere della pace che regnava in quell’ambiente. Sono stati minuti piacevoli, che hanno fatto riscoprire agli alunni la bellezza della serenità, che la natura ci offre e che spesso, al giorno d’oggi, non siamo in grado di cogliere. Ciò ha spinto i ragazzi a chiedere di proseguire ulteriormente la passeggiata, fino a dove fosse possibile.

Quest’esperienza pratica ha avvicinato molto gli studenti all’ambiente che li circonda, facendo comprendere loro il valore delle risorse naturali e della biodiversità. L’obbiettivo di tali attività è, infatti, portare i giovani a considerare le Aree Protette una risorsa da difendere, un modo di progettare il proprio futuro e non un ostacolo.

Nicoletta Fichera 3G

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