Il pianeta più virtuoso!

Avevo appena trascorso le 47 tsag  più stressanti della mia vita (circa le 13:00 sul pianeta Terra) e…non sapevo ancora che avrei partecipato a una vera e propria gara tra pianeti con una vecchia conoscenza dalla pelle blu e gialla! Finito il colloquio con la signora Supper Niva, sulla stella 3426, controllai l’orologio. “Per tutte le Giganti Rosse! Ho perso la mia navetta (spaziale per intenderci) diretta sulla Terra!” esclamai, così decisi di fermarmi ad aspettare in un bar la navetta successiva. Entrata in un locale poco distante, notai subito un forte odore di arancia bruciata e, guardatami attorno, eccolo lì: a sorseggiare il suo classico cocktail stellare c’era proprio Yangan Dal, una mia vecchia conoscenza. “Oh, Yangan! Saranno passati almeno 124 Nìan (una ventina d’anni terrestri) da quando ci siamo visti l’ultima volta sulla tua stella natia 7291. Che bei tempi, eh? Noi terrestri avevamo appena vinto contro di voi le Olimpiadi universali di 1,2,3 stella! Che ricordo indimenticabile! Ma dimmi, come stai?” – “Ciao, terrestre dai soli due occhi. E’ vero, sono passati proprio tanti Nìan, ma quella partita l’avete vinta solo per fortuna.” mi rispose stizzito. Da quel momento incominciò una vera e propria gara a quale fosse, tra i nostri, il pianeta più virtuoso! “Oh, buco nero!” incominciò “Ti ricordi di quando sei venuta a trovarmi sulla 7291 e mi hai raccontato di quella vostra brutta guerra, che ha causato innumerevoli vittime? Noi, invece, grazie alla nostra efficace diplomazia, non abbiamo guerre da più di un miliardo di Nìan!” mi disse lui. Io, allora, risposi alla provocazione, raccontandogli di come noi terrestri avessimo posto fine, nell’anno 4635, alla fame nel mondo e ricordandogli che, invece, sulla stella 7291 essa fosse ancora un grave problema. “Baggianate!” disse lui. “Aspetta massimo 3 Nìan e la risolveremo sicuramente, grazie al nostro impegno e al contributo della scienza!” rispose con tono scontroso. Allora iniziò a raccontarmi di come avessero risolto il difficile problema, che li assillava da molto tempo, riguardante l’afflusso sul loro pianeta di popolazioni di stelle vicine, alla ricerca di migliori condizioni di vita; penso che mi dicesse tutto ciò, perchè sapeva che, sulla Terra, vivevamo lo stesso problema, ancora per noi irrisolto. Per tutta risposta gli dissi che la stella 1059, stella di cui ci si stava contendendo il possesso, era diventata della Terra, che vi stava costruendo magnifiche strutture sostenibili a scopo commerciale e per eliminare la disoccupazione. A tale provocazione Yangan reagì con tono invidioso: “Quella stella non doveva finire nelle vostre mani con sole 5 dita! Farete diventare anche quella una discarica galattica, con il vostro super inquinamento e i vostri rifiuti non biodegradabili!!” Io, a questo punto, mi offesi e alzai il tono della voce, tanto che un signore grasso e verde dell’altro tavolo si girò con lo scopo di comunicarci di fare silenzio. Solo allora ricontrollai l’orologio, notando che la navetta diretta sulla Terra sarebbe arrivata a momenti. “Oh Saturno!” sospirai. Dopo essermi calmata, salutai calorosamente il mio amico, che adesso era più rilassato, e mi diressi verso l’uscita del bar. Solo un istante prima di uscire, però, gli dissi: “Comunque nella gara tra pianeti siete stati battuti da Mercurio, figuriamoci se non verrete superati anche dalla Terra!” e, tutta trionfante, mi avviai verso la navetta spaziale per tornare a casa.

Isabella Renda I D

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