Boza! Boza!

Nell’ambito delle attività previste dal progetto “L’Europa inizia a Lampedusa”, promosso dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca in collaborazione con il Comitato 3 Ottobre, il Liceo Scientifico Corbino di Siracusa, con la coordinazione delle docenti Lucia Di Rosa e Anna Di Carlo, giorno 18 Gennaio e giorni 1 e 2 Febbraio ha ospitato due eventi di altissimo valore.

Giorno 18 gennaio 2024, gli studenti delle classi 1AS, 2A, 2E, 3A e 5A hanno incontrato Tareke Brhane, presidente del Comitato 3 Ottobre di Lampedusa, creato per commemorare il ricordo del naufragio avvenuto vicino alle coste di Lampedusa il 3 Ottobre 2013, in cui persero la vita 368 persone migranti, e Vito Fiorino, volontario, che, in quel fatidico giorno, ha salvato più di 40 persone e per questo gesto, tutt’altro che scontato, si è meritato il titolo di “Giusto”: lo stesso conferito, per intenderci, a Schindler o Perlasca. Il Comitato ha individuato nel 3 ottobre una data simbolica, per ricordare e commemorare tutte le vittime dell’immigrazione e promuovere iniziative di sensibilizzazione e solidarietà, attraverso il dialogo con cittadini, studenti e Istituzioni. Dal 2016 il 3 ottobre è diventato la Giornata della Memoria e dell’Accoglienza, in virtù della legge 45/2016. La Giornata della Memoria e dell’Accoglienza è una ricorrenza importante in cui promuovere riflessioni e impegni, perché le persone in fuga da guerre, violenze e persecuzioni possano arrivare in un luogo sicuro senza dover rischiare la vita in viaggi pericolosi.

L’incontro, svoltosi nell’aula magna della sede centrale del nostro liceo, è stato un prezioso momento di controinformazione rispetto alla narrazione tendenziosa e priva di umanità, oltre che di verità, che domina il tema migrazioni. Una lezione fondamentale per tutti.

I giorni 1 e 2 Febbraio gli studenti delle classi 1AS, 2A e 2E hanno incontrato, nelle rispettive aule della succursale del liceo, in videoconferenza, l’attivista Remon Karam, alla cui storia è ispirato il romanzo di Francesca Barra “Il mare nasconde le stelle”. La storia di Remon è simile a quella di ogni emigrante, che si lascia alle spalle guerra e povertà, imbarcandosi su una nave sgangherata per approdare su terre, che dovrebbero ridare dignità e possibilità; nonostante, però, le vicende di questo ragazzo siano uguali a quelle di molti altri, nella sua avventura c’è qualcosa di magico, oltre alla tragedia. Nonostante tutta la tragicità dell’evento e il dolore quasi tangibile di cui ci parla, Remon riesce a farci vivere la sua poesia nel momento in cui, tra la sofferenza e la malinconia, cerca nel buio le stelle.

Francesco Piobbichi – Disegni dalla Frontiera

La parte più commovente della storia arriva quando leggiamo la nota dell’autrice, in cui tutto quello che ci era apparso talmente lontano dalla realtà, da sembrare un romanzo, diventa concreto, perché Francesca Barra ci parla della verità del viaggio, del suo incontro con Remon e di come quel bambino abbia regalato alla sua penna la parte più significativa della sua vita.

Ringraziamo Tareke e Remon, che con le loro storie sono entrati nelle nostre vite, aprendo spiragli di speranza in ognuno di noi e mostrando come l’amore sia la risposta migliore per qualsiasi situazione. Le loro storie devono servire a conoscere da vicino la verità e a cambiare le regole di questo gioco perverso messo in atto dai governi, dalle guerre, dai potenti e da chi specula sulla vita degli altri, perché non si può rimanere sordi, muti e ciechi dinanzi a tutto questo.

Classe 2A

Nota: “Boza” è una parola magica per i migranti, che in lingua fula significa “vittoria”, e viene pronunciata per celebrare l’avvenuto salto della barriera posta al confine col Marocco.

Alessandro Boscarino 2A

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