Cuori e Parole: interviste in occasione di San Valentino

E’ arrivato San Valentino: ecco cosa ne pensano gli alunni del Corbino!

La giornata degli innamorati e dell’amore nacque secondo la leggenda quando San Valentino, dopo aver udito due fidanzati litigare, decise di avvicinarsi alla coppia portando una rosa. Sorridendo gli porse il fiore e la pace fu fatta. Da allora la storia si diffuse e ogni 14 febbraio si festeggia la festa dedicata agli innamorati, in suo onore.

Abbiamo indagato su un campione di 30 persone al fine di scoprire quale sia il parere dei liceali riguardo l’amore e la sua particolare giornata. Tra imbarazzi, risate e anche riflessioni profonde: ecco i risultati delle nostre interviste!

”Cosa ne pensi del giorno di San Valentino?”

Il 20% degli intervistati ha espresso la sua indifferenza nei confronti di questo giorno. Abbiamo ricevuto risposte come: ”Ecco come perdere una giornata”, “…Però è una festa un po’ consumista,  non mi piace tanto”, “…Per me è una perdita di tempo.” Infine la più esilarante: “Triste.  Se non hai con chi festeggiarlo ti senti un po’ depresso, tipo i professori.”

Al contrario, il restante 80% ha esaltato la giornata: chi definendola semplicemente “Una bella giornata”, chi insistendo su un tanto desiderato regalo dicendo “E’ un bel giorno in cui ti aspetti qualcosa di bello dal fidanzato”. Una ragazza ne ha lodato l’utilità per far riflettere su chi si ha davanti e molti hanno sottolineato come “per carità” la giornata sia bella per le coppie ma “per chi è single, al contrario, si rimane ‘peggio’”. Da ricordare che se “ magari ci si dichiara a San Valentino per poi prendere un ‘palo’ è abbastanza brutto” e soprattutto i meravigliosi: “Non lo so”, “Bohh”, “E’ una cosa carinissima”  e i classici “Che devo dire?”

Single o Fidanzato/a?

Ben il 37% dei soggetti intervistati è impegnato in una relazione, mentre il 63% affronta la vita in solitudine in maniere molto diverse: chi ha risposto con un secco “Single” o aveva l’aria da cucciolo bastonato o era indifferente. Chi invece ha aggiunto qualcosa alla risposta con gioia ha esclamato: “Single, finché posso!” oppure “Single tutta la vita”. Chi ha fatto finta di non udire: “Eh? Single, single, single…” e anche chi si ritiene “Fidanzata? Nei miei sogni.”

Qual è la location perfetta per il primo appuntamento?

E’ intrigante vedere come la location più ambita sia il mare, proposta dal 43% delle persone intervistate. Il 10% adorerebbe fare una lunga passeggiata in compagnia, mentre un altro 10% assicura che il luogo non ha importanza: l’unica cosa che conta, infatti, sarebbe la presenza del proprio compagno o della propria compagna. “Se poi vi divertite insieme,” ha detto una ragazza del quinto anno “dovunque voi siate…E’ solo questo che conta per davvero.”

Se 17% ambisce a una cenetta romantica in un bel ristorante, il 7% preferisce una cena al Mc Donald!

Il 13% ha vinto la gara per l’originalità: c’è chi vorrebbe “Mangiare qualcosa e poi guardare le stelle” oppure andare a New York per una “cenetta romantica con Timothèe Chalamet”. Una ragazza ha valorizzato l’importanza di “avere degli hobby in comune” e sfruttare la cosa per il miglior primo appuntamento possibile!

Qual è il regalo perfetto per San Valentino?

Se il dilemma certe volte è su “cosa” regalare, il 4% degli intervistati crede che la presenza sia il miglior regalo.

La maggior parte (25%), invece, crede che il regalo perfetto sia un anello, una collana o “qualunque cosa che implichi oro, argento e diamanti”. Se le gioiellerie salteranno di gioia altrettanto faranno i cioccolatai, i cioccolattini hanno infatti, il 21% delle preferenze. I fiori, soprattutto le rose, sono l’ambito regalo del 14% delle persone intervistate mentre l’11% non si limita a scegliere e pretende sia le rose che i cioccolattini. Un 7% degli intervistati vorrebbe un’uscita al ristorante, a un altro 7% piacerebbe ricevere un peluche (c’è chi lo vorrebbe con il “profumo” del compagno/a) e un altro 7% ancora crede che il regalo dipenda dalla persona. Molti credono che le letterine scritte a mano siano dei regali “carinissimi”. A qualcun’altro invece “fare un balletto” sembra l’unico regalo possibile!

Come conquisti un ragazzo/a?

Questa domanda è tra quelle che hanno suscitato più imbarazzi. Per il 10% dei ragazzi intervistati “Dipende” dalla “…ragazza” e dalle “ …occasioni”. Invece la risposta più ricevuta (20%) è stata “NON LO SO!”. Passiamo invece alle risposte più strambe (13%) che abbiamo ricevuto, ”Con la mia splendida voce!” oppure, nuovamente “Non lo so, posso fargli un balletto.” Il 13% degli intervistati crede che per conquistare la propria “crush” bisognerebbe essere gentili e soprattutto, semplicemente essere se stessi. Spesso le ragazze e i ragazzi sono timidi e evitano di dichiarare i propri sentimenti per paura di essere rifiutati, infatti il 17% degli interpellati ha risposto con “Deve fare lui”, “Non lo conquisto”, “Mi deve scrivere lui, perché io mi ‘affrunto’”. Ragazzi, ricordatevi che la vita è solo una! In seguito passiamo al 10% che pensa che basta parlarci, per conquistare qualcuno. Infine “Con il carattere”, “facendo delle battute”, “essendo simpatica”, ottiene il 10% dei voti.

Cosa ne pensi delle relazioni al liceo?

Se la vita di coppia dopo la maggiore età è un grande impegno, i primi amori e le coppie alle prime armi sono al centro delle esperienze adolescenziali. L’opinione di metà degli intervistati valuta queste relazioni come “normali”: esperienze comuni con un giusto valore personale. Il 13% le individua come esperienze indimenticabili, che segnano una persona nel profondo. Un 7% le giudica come ottimali per la socializzazione, attraverso queste relazioni si possono, infatti, conoscere nuove persone e si possono aprire nuovi orizzonti personali. Se il 7% le reputa premature, un altro 7% ancora crede fermamente nella possibilità di incontrare il vero amore: “L’amore non deve essere così tanto sottovalutato alla nostra età: io penso che si possa trovare la propria anima gemella anche a 17 anni.”  Un ulteriore schieramento sottolinea la necessità di porre un limite ai propri desideri e di osservare con realismo la situazione: “Bisogna essere realistici su quanto possano durare, non puntare fin dal primo momento al matrimonio perché è difficile.“ E ancora “Conosco gente che da 16 anni, si comporta come se fosse sposata. Non si muovono se non hanno il ‘fianco caldo’ e questo vuol dire perdere l’individualità, e perderla a 16 anni è grave!” Per una ragazza di prima (3%) sono le “prime esperienze”, quindi ci stanno “50-50”. Un’altra alunna del terzo anno le reputa belle esperienze da vivere, però con una certa libertà, senza il fidanzato o la fidanzata possessiva.

Qual è la prima cosa che guardi in una ragazza/o?  

Cos’è, invece, che si nota come prima cosa in un ragazzo o in una ragazza? Tra gli intervistati, in molti, ovvero il 30%, per prima cosa guardano soprattutto gli occhi. Altri invece, il 23%, si interessano al carattere. L’estetica è un dato importante per il 20% degli intervistati, invece il comportamento risulta fondamentale per il 13%.  Si dice che la risata sia la chiave per il cuore delle persone e se riesci a far ridere il 7% delle persone da noi intervistate riuscirai a rubargli il cuore! Una ragazza guarda particolarmente le capacità oratorie dell’altra persona: “Tra le prime cose che guardo in un ragazzo c’è il fatto che lui sia bravo a conversare, se non lo fosse non riuscirei nemmeno a parlarci!”. Un’altra ragazza nota istintivamente le qualità comuni tra lei e la persona che le interessa mentre un’altra osserva le caratteristiche comuni con certi personaggi di alcuni libri.

Pro o Contro?

Abbiamo pensato di toccare il delicato argomento delle relazioni a distanza. Il contatto fisico e la vicinanza sono davvero un limite? In questo caso sembra proprio di sì, infatti il 57% degli intervistati crede che tali relazioni non siano adeguate. Alcuni, come una ragazza di terza, affermano che queste relazioni non sono destinate a un lieto fine: “Ne ho avute, non funzionano, soprattutto se si è piccoli. Se si parte da una situazione in cui si sta insieme in presenza e magari poi, in alcuni casi, si sta a distanza, allora potrebbe anche funzionare, questo dipende sempre dal tipo di persona (se è una persona gelosa non può funzionare!)”. Il restante 43%, invece, crede che sia possibile avere una relazione anche senza il contatto fisico. Un’altra alunna, stavolta del quarto anno, sostiene: “Penso che esistano. Io sono pronta ad una relazione a distanza, non penso che l’amore debba essere così tanto sottovalutato al liceo.“

Stando, invece, ai pareri sulle spinose relazioni tra compagni di classe, abbiamo ben il 60% dei voti negativi. Di fatto queste relazioni implicano forse un po’ troppa vicinanza: c’è il rischio che la relazione non termini amichevolmente e che il clima interno della classe si agiti un po’ troppo! Come dice una ragazza del primo anno: ”Dipende dalla situazione: se è l’ultimo giorno di scuola e non ci sentiamo più, lui “si può andare a fare i cavoli suoi””. Mentre un’altra alunna del secondo anno ci riferisce: “Contro, perché in questo caso nella mia classe ci sono solo ‘topi-ragni’” Eppure il 40% delle persone intervistate, seppur reputandole situazioni complicate, accetterebbe la sfida.

Hai stereotipi sui ragazzi/e?

Spesso ci capita di perderci in fantasie immaginando come sarebbe il nostro ragazzo/a perfetto, come sarebbe iniziare a frequentarsi, fin quando non si realizza che sono tutti sogni. Quindi alla domanda, hai stereotipi sui ragazzi/e? Circa il 65% ha risposto di no, “….perché non mi faccio problemi”, “…perchè sono stata con ragazzi più piccoli, più bassi, più grandi, più alti, più grossi, più magri, più intelligenti, più stupidi, dovremmo essere tutti sapiosessuali.” Invece il 35% ha risposto di sì, “Allora, occhi chiari, capelli castani, più alto e grande di me, deve avere le lentiggini e se se possibile dovrebbe somigliare a Thimothèe Chalamet.” (Esigente la ragazza!). Oppure: “Ragazze questo è verissimo, mettetevi SEMPRE con i ragazzi più grandi perché alla nostra età sono tutti piccoli.”

Carlotta Modica IB, Giulia Costa IB, Miriam Ricciardini IB

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