Cosa si intende per fase 2

Giorno 4 maggio la tanto attesa “fase 2” è arrivata. Potrebbe essere la svolta? O siamo come in equilibrio su una corda, in bilico tra l’uscita da ogni isolamento sociale e la ricaduta verso la quarantena e la solitudine? Entrambi gli scenari sono più che possibili, ma la strada che prenderemo sarà solo frutto delle nostre azioni e del senso civico di ognuno di noi.

Proprio in questa occasione noi ragazzi possiamo dare prova della nostra responsabilità. Possiamo, e dobbiamo, dimostrare che siamo capaci di rinunciare a qualche momento di divertimento per il bene comune. Noi tutti possiamo essere come “super eroi” in un libro di fumetti e per farlo non abbiamo bisogno di super poteri o di un mantello, ma solo di buon senso!

Questi 50 giorni di quarantena sono stati durissimi. Essere chiusi in casa, ogni giorno solo con i propri familiari più stretti e i propri pensieri, distrutti più dalla noia e dalla monotonia, che dalla vera e propria solitudine. Abbiamo immaginato abbracci interminabili con le persone che amiamo, ma ciò non ci giustifica ora il non rispetto per le regole create per proteggerci.

Ma come possiamo sapere con certezza quali siano le cose che possiamo fare e non fare? Qui il sito ufficiale del governo (http://www.governo.it) ci viene in aiuto. Recentemente sono state pubblicate le F.A.Q. (frequent asked questions) riguardo alle nuove normative della fase 2, comprese le modalità e necessità di spostamento. Riassumendo, per ora gli spostamenti possono essere effettuati solo nella propria regione, per motivi di necessità, per fare visita a parenti e congiunti o per fare attività fisica o motoria, tutto rispettando sempre le misure di sicurezza, quali la distanza di almeno un metro e l’utilizzo della mascherina.

Per saperne di più ci si può riferire a questi link –> http://www.governo.it/it/faq-fasedue

http://www.governo.it/it/coronavirus-misure-del-governo

La tentazione di tornare al più presto a uno stile di vita che fino a pochi mesi fa consideravamo normale è tanta, ma bisogna sempre tenere in considerazione il rischio di una ricaduta. Noi della redazione vogliamo darvi un consiglio sincero: limitate gli spostamenti il più possibile, non solo per la vostra incolumità, ma anche per quella dei cari che vi aspettano a casa, che possono essere più o meno soggetti al contagio.

La speranza sarà l’ultima a morire. Non bisogna arrendersi finché la pandemia, il virus e questa quarantena interminabile non saranno solo un lontano ricordo. Dobbiamo impegnarci anche per quelle persone che hanno perso questa battaglia. Se andrà davvero tutto bene (cioè se noi faremo in modo che tutto possa andare bene), tra qualche anno leggeremo di tutto questo sui libri di storia come un evento ormai appartenente al passato, anche se avrà cambiato un po’ tutti noi. Essendo stato questo un periodo di grande introspezione, potremo in futuro vivere la nostra quotidianità non sottovalutandola e ricordandoci sempre che tutto potrebbe essere come non è e potrebbe diventare, senza alcun preavviso, come non vorremmo che fosse.

Alice Megna 4H, Lara Russo 4A

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