Diciamo NO alla violenza sulle donne!

La Violenza è sempre violenza. All’interno delle mura domestiche ci deve essere solo amore complicità e affetto, non schiaffi violenza e paura. Un uomo violento, non  ama.  Una donna che subisce in silenzio, mette in pericolo se stessa…e chi ama.  Spesso la “normalità” assume sfumature violente. Non è normale avere paura di tornare a casa la sera, con l’angoscia di provare dolore. Se le pareti potessero parlare piangerebbero e urlerebbero di voler essere distrutte, pur di  non sentire più quelle urla reali ma troppo silenziose e quel dolore che resta indelebile in chi l’ha vissuto.

Eligia sapeva bene cosa dicevano le pareti della sua casa, che urlano ancora, mentre lei rimane in silenzio. Eligia Ardita, una bellissima donna  di 35 anni all’ottavo mese di gravidanza, piena di sogni e di voglia di vivere.  A Siracusa, dove risiedeva, faceva l’infermiera per aiutare gli altri, chi stava male e aveva bisogno di aiuto, ma nessuno è stato capace di salvarla quando suo marito, tra le mura domestiche, l’ha zittita per sempre, togliendole non solo la voce ma anche la vita, insieme alla figlia, sua figlia, che non sentirà mai la voce  dolce di sua madre. Lui, il marito, Leonardi Cristian, dichiarato colpevole dell’omicidio della moglie e del procurato aborto della figlia Giulia è stato condannato all’ergastolo il 5 dicembre 2018 dopo tre anni di processi, svolti in seguito alla morte di Eligia e della sua bambina(19 gennaio 2015).  La sorella di Eligia, Luisa,  afferma però che i veri ergastolani sono i membri della sua famiglia, ergastolani del dolore di quella perdita così inattesa. Ci sono voluti tre lunghi anni per incastrare Leonardi, il quale aveva fatto molta attenzione ad assicurarsi l’omertà della moglie, che mai aveva fatto parola delle continue violenze subite.

I genitori di Eligia, in seguito alla morte della figlia hanno aperto il centro antiviolenza “Eligia  Giulia Ardita” contro ogni forma di violenza e per il diritto alla vita. Tante sono le donne che si recano al centro per trovare conforto e riuscire a cambiare le loro esistenze. Come Eligia, troppe altre donne ogni giorno subiscono in silenzio, con la paura nel cuore senza trovare la forza di denunciare. La vita di una donna non è un gioco. Un uomo violento non ha dignità e non merita una donna di tanto buon cuore o forse tanto spaventata e delusa da non denunciarlo. Denunciare è il primo passo fondamentale per riavere una vita che meriti  di essere vissuta, e per rendersi conto che la violenza  porta distruzione e morte. La cosa giusta per vivere sereni a volte può sembrare  la più complessa, ma in fondo basta solo il coraggio e la speranza di potercela fare. Oggi rimane solo quell’ingiusto dolore che non sarà mai dimenticato.

 

Lara Russo 3A Gaia Gennaro 1As

You may also like...