L’affascinante e misterioso mondo dei sogni

A tutti noi è probabilmente capitato di imbattersi nell’affascinante e misterioso mondo dei sogni .

Ma cosa sono realmente questi fenomeni psichici legati al sonno, capaci di ricreare una vastità inimmaginabile di mondi unici?

Grazie al prezioso aiuto donatoci dal dott. Enzo Sanzaro, primario di Neurologia dell’Ospedale Umberto I di Siracusa, molti dei nostri quesiti hanno trovato una risposta.

Il sogno è l’espressione di un’attività cerebrale che deve essere funzionale e ben organizzata.

Quest’ultimo coinvolge non solo neuroni di aree cerebrali specializzate per questo tipo di attività, ma anche regioni cerebrali responsabili della memoria, del pensiero cosciente e dei ricordi autobiografici.

Il sogno è collegato ad una parte fondamentale della fisiologia umana, ovvero il sonno.

Il sonno è una componente essenziale nella vita di ogni essere umano, in quanto interviene in processi di ristoro del corpo, in particolare nelle funzioni vegetative di base ed in quelle primariamente cerebrali.

Infatti, è stato scientificamente dimostrato che la mancanza di sonno comporta gravissimi problemi a livello di salute, poiché ne risentono particolarmente le capacità cognitive, ma soprattutto la memoria.

Il sonno permette al cervello di riorganizzarsi, in modo tale da assimilare attività e sensazioni verificatesi nell’arco dell’intera giornata.

Sono diverse le fasi del sonno, che agiscono in maniera differente.

Vi è, inizialmente, una prima fase (sonno NREM leggero), ossia la continuazione della veglia, nella quale organi e tessuti avranno la facoltà di ripararsi e il sistema immunitario lavorerà più efficacemente.

Successivamente, vi è una fase (sonno NREM profondo) nella quale si registrerà un’attività cerebrale caratterizzata da un maggior rilassamento.

Al sonno NREM, segue poi il sonno REM, fase caratterizzata da rapidi e improvvisi movimenti degli occhi, che nasce in alcune aree del cervello e si propaga in altre regioni cerebrali, dove vengono elaborate le immagini e racchiusi i ricordi di suoni, voci ed eventi del passato. Durante il sonno REM, inoltre, il cervello ha il compito di elaborare le informazioni che sono arrivate dal mondo esterno, memorizzandole e creando così i nuovi ricordi.

È proprio nella fase REM che subentrano i sogni, che si suppone assumano tre funzioni principali: vi è la funzione biologica, che serve a consolidare la memoria, promuovendo l’apprendimento; è presente poi la funzione psicoanalitica, la quale permette di elaborare le emozioni provate; infine, esiste anche la funzione evolutiva, che permette di percepire la realtà in modo fantasioso. Quest’ultima è frutto dell’evoluzione degli esseri umani, ma anche dei mammiferi. Infatti, non sempre i sogni sono correlati al nostro vissuto, bensì sono frutto della fantasia delle nostre attività cerebrali.

Solo quando i lobi parietali cerebrali raggiungono il massimo sviluppo, vale a dire dopo i sette anni di età, il nostro cervello riesce a formulare sogni articolati e complessi, che sono capaci di coinvolgerci emotivamente.

Ma allora cosa accade nella fase REM nell’età al di sotto dei sette anni? I bambini dai cinque ai sette anni percepiscono delle immagini vivide, a tratti dinamiche, al contrario dei bambini al di sotto dei cinque anni che creano sogni statici. Questo è un mondo che attrae, indubbiamente, l’interesse di tutti noi, ma che, al contempo, lascia una sensazione di inquietudine nei nostri cuori.

Ringraziamo infinitamente il neurologo dott. Sanzaro, il quale ha condiviso con noi parte del suo inestimabile sapere.

Vittoria Salerno e Claudia Tretola II D

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