Lettera al Corbino

Caro Corbino, 

siamo già a Giugno e quella che per molti è la fine di “un altro anno scolastico” e soprattutto l’inizio dell’estate, per noi quinte classi rappresenta un po’ la fine di un’era. Questi cinque anni non sono stati sempre facili, ci hai messo alla prova in mille modi, con i ritmi serrati di fine quadrimestre, le incomprensioni con i professori e con i compagni, ma ci hai anche regalato dei momenti indimenticabili e delle basi solide su cui costruire il nostro futuro. Nonostante ogni singola incomprensione rimarrai sempre quel posto che è stato in grado di aprirci ad una realtà, a formare un nostro pensiero critico e per ultimo, ma non per importanza, rimarrai il luogo che ha permesso ad ognuno di noi di trovare una seconda famiglia, che speriamo durerà in eterno.

“A te, Scuola, che sei stata centro di una vita per 5 anni, luogo di paure, pianti isterici e momenti indimenticabili. Tu sei casa. ❤️

Il mio pensiero sarà sempre rivolto ai miei cuccioli della 5H, vi voglio bene ❤️”

Laura Lupo, 5H

“Un piccolo grande periodo della mia vita è appena giunto al termine. Proprio qui, dove ho conosciuto persone fenomenali, fatto esperienze uniche e vissuto emozioni indimenticabili. Sono totalmente grata a chi ha reso gli ultimi 5 anni così speciali per me e spero tanto che un giorno qualche altro studente abbia la possibilità di dire lo stesso”

Alice Megna, 5H

Sono passati 5 anni da quando ho iniziato a scrivere per Le Voci del Corbino. Grazie al giornalino ed ad alcuni professori sono stato in grado di sviluppare la capacità critica che mi ha permesso di vedere la realtà che ci circonda con occhi più maturi. Viviamo in un luogo senza leggi nè logica, con una zona industriale che miete migliaia di vite nel siracusano, con ricchezze che vengono violate continuamente attraverso azioni “illegalmente legalizzate”, con un suolo sempre più soffocato da costruzioni inutili, con spiagge che vengono privatizzate anche presentandole come terreni agricoli, ma realizzando su di esse stabilimenti balneari, con un territorio che non ha nulla per noi giovani, i quali ci troviamo costretti ad andare via. I nostri progetti futuri sono proiettati molto spesso in realtà lontane alla nostra terra, poiché non troviamo altre opportunità. È davvero questo ciò che ci stanno lasciando le generazioni precedenti? Noi siracusani non meritiamo questa terra, la stiamo solo distruggendo e tutto seguendo la “legge”… mi chiedo anche come certa gente abbia il coraggio di affermare il vero quando è palese la sua falsità e di come ci sia chi li appoggi inspiegabilmente. Noi cittadini, come la città stessa, siamo degli sconfitti, non è nemmeno esagerare se consideriamo che le azioni irreversibili che tutt’oggi vengono approvate portano solo ad impoverire la nostra terra. Siracusa sta diventando sempre più un cumulo di cemento disordinato e questo non è accettabile. Mi dispiace che i miei saluti siano tanto aspri, voglio però ricordarvi sempre che in una società in cui tutti compiono il giusto non esiterà mai l’oppressore e l’oppresso, il vincitore e il vinto, il povero e il ricco. Solo allora, quando tutti perseguiremo la giustizia, potremo essere “ricchi”. Interessiamoci alla nostra città, lottiamo anche quando non c’è nessuno a farlo e iniziamo ora, prima che sia tardi e quindi inutile.

Alessandro Zirone, 5G

Ricordo benissimo il momento in cui sono entrata per la prima volta al Corbino, aspettavo di incrociare gli sguardi familiari dei vecchi compagni di classe che si erano iscritti con me. Ero molto spaesata e intimidita, ricordo la strana sensazione nel vedere i ragazzi di quinta che avevano già l’aspetto di persone adulte, muoversi per i corridoi con una tale naturalezza… come se il Corbino fosse casa loro. Il mio percorso all’interno di questa scuola ha avuto alti e bassi, ho conosciuto persone che sono diventate importantissime per me e che di certo hanno lasciato un segno. Tutte le esperienze vissute in questi cinque anni mi hanno resa la persona che sono oggi e anche se ho ancora tanta strada da fare vado fiera del mio percorso al Corbino. Adesso capisco il modo di fare dei “ragazzi di quinta”…conosciamo a memoria i corridoi della nostra scuola, ma non è per questo che la sentiamo come una casa, a renderla tale sono i rapporti che abbiamo allacciato in questi anni, tutte le chiacchierate con le compagne in bagno, le passeggiate per i corridoi a ricreazione, i professori che ci hanno guidato e soprattutto le amicizie e i compagni di classe. Ringrazio la mia 5G di tutte le risate e i bei momenti insieme;  non sempre andiamo tutti d’accordo ma sappiamo essere una squadra formidabile, siete diventati una vera famiglia per me. Cinque anni fa, quando sono entrata per la prima volta al Corbino, non avrei mai potuto immaginare come sarebbe andata, ma sono felicissima che sia andata così. 

Nicoletta Fichera, 5G

Ricordo ancora i primi giorni di liceo, in cui mi ritrovavo totalmente spaesata, nonostante avessi accanto volti familiari, e in cui le voci e gli sguardi dei professori mi mettevano timore, ma che, con il passare degli anni, sono diventati anche loro miei complici. 
Non tutti e cinque gli anni sono trascorsi in modo sereno ,tra i battibecchi con i professori e le litigate con i compagni, ma nonostante tutto mi hanno fatta diventare la persona che sono oggi preparandomi anche al mondo esterno.
Un grazie speciale va a tutte le persone che ho incontrato in questi cinque anni che, anche se marginalmente, sono entrate a far parte della mia quotidianità e l’hanno stravolta donandole una piega migliore.
Per ultimi, ma sicuramente non per importanza, ci tenevo a ringraziare i mitici della 5G, classe che nonostante i continui fraintendimenti è diventata quel porto sicuro di cui ognuno di noi avrebbe bisogno, il luogo in cui sentirsi protetti da qualsiasi cosa e in cui ogni singolo elemento è sempre stato in grado di farmi sorridere, anche nei momenti peggiori. 
Spero non sia un addio, ma solo l’inizio di una nuova 5G. Rimarrete per sempre una parte di cuore💜

Giorgia Trigila 5G

Alle classi che rimarranno, dalle attuali quarte che l’anno prossimo si troveranno al nostro posto, fino alle prime che inizieranno questo percorso a Settembre, vogliamo fare i nostri auguri e raccomandare di sfruttare questi anni al meglio, in ogni campo non solo della loro esperienza scolastica ma anche della vita privata. Vi renderete conto, col tempo, di quanto stiate crescendo in questi anni. 

Rimarrai per sempre il luogo da cui passare per sentire nuovamente l’odore di casa.

                                                                                La redazione scolastica, classe 2021

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