Quando negli States si trovano più armi che caramelle…

Probabilmente tutti conosciamo la situazione che persiste negli USA, per quanto riguarda l’acquisto di armi: esse sono veramente facili da reperire (anche nei supermercati, proprio come le caramelle!) ed alla portata di tutti, persino dei ragazzini. Ciò, ovviamente, comporta un uso improprio di queste ultime. Un episodio terribile, che facilmente è rimasto impresso nelle menti di grandi e piccoli, è stato il massacro nella Columbine High School in Colorado, avvenuto il 20 aprile del 1999.

Eventi come questi sono ormai all’ordine del giorno, ma quello accaduto in Colorado è stato il più rilevante degli ultimi 22 anni. Allo stesso modo, però, ne ricordiamo uno molto recente, datato 30 novembre di quest’anno. Un quindicenne, Ethan Crumbley, ha aperto il fuoco nella sua scuola intorno all’una del pomeriggio [ndr: orario in cui tutti gli studenti ed insegnanti erano presenti], puntando la pistola verso alcuni ragazzi e sparando alla cieca. Questo suo gesto ha causato 4 morti e 7 feriti tra alunni e docenti. Crumbley porta a suo carico 24 imputazioni: quattro per omicidio di primo grado, una per terrorismo, sette per aggressione per scopo di omicidio e dodici per possesso illegale di armi.

Il giudice si dichiara “senza parole”, dopo aver guardato il footage della sparatoria, registrato dalle telecamere piazzate nelle aree comuni dell’istituto.

Ma facciamo un passo indietro.

La storia del Columbine High School Massacre

Il 20 aprile 1999, intorno alle 11:20 del mattino, Eric Harris e Dylan Klebold si introdussero nella Columbine High School armati. Al termine della sparatoria si contavano 13 decessi e 24 feriti, di cui 3 nel tentativo di scappare dall’edificio senza alcun successo. Alla fine dell’atto, i due attentatori si suicidarono all’interno della biblioteca scolastica. Dopo la strage, riemerse un vecchio blog di Harris sulla piattaforma AOL, che egli utilizzava come diario personale, dove raccontava della sua rabbia verso tutto e tutti e di come avesse voluto distruggere ogni cosa. Entrambi facevano uso di farmaci antidepressivi. Speculazioni iniziali sostennero che entrambi fossero vittime di bullismo: ciò era parzialmente vero, ma una fonte confermò, invece, che Harris era il bullo della situazione e Klebold si faceva trascinare da lui. Ad ora, non esiste nessun rifacimento cinematografico, se non documentari con interviste a persone vicine alle vittime.

Ricordiamo, però, che sono nati molti film [ndr: Zero Day, Elephant, American Horror Story] e molte canzoni ispirati a questo evento o con riferimenti allo stesso. Ad esempio ricordiamo le canzoni:

  • LowLow – Ulisse;
  • Foster the People – Pumped Up Kicks;
  • Eminem – I’m Back / Rap God.

Inoltre, Marilyn Manson fu duramente accusato per alcune dichiarazioni fatte circa gli assassini. Paradossalmente ai due non piaceva tale cantante, ma erano fan accaniti dei Rammstein: dopo questa scoperta, questi ultimi vennero additati per riferimenti inneggianti al nazismo, accusa da cui furono scagionati perchè infondata.

In memoria di tutte le vittime, è stata rasa al suolo la biblioteca della scuola, per costruirne una nuova proprio dove la sparatoria era iniziata.

Da quel momento, vari movimenti protestarono in maniera sempre più forte per togliere il porto d’armi, legale o meno, ai minorenni, e per far sì che tali armi fossero più difficili da reperire, con lo scopo di non farle finire nelle mani sbagliate. Si spera che, nei prossimi anni, il governo americano decida di adottare qualche misura restrittiva in tal senso, per rispetto e giustizia verso tutte le vittime di sparatorie causate da giovani armati.

Federica Barone 2G

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