Russia-Ucraina: guerra vicina?

Durante la loro storia, la Russia e l’Ucraina hanno avuto molti intrecci, dall’annessione di quest’ultima, nel 1922, all’URSS come Repubblica Socialista Sovietica Ucraina, all’indipendenza, nel 1992, con la quale il Parlamento dichiarò l’Ucraina uno Stato indipendente e democratico.

Oggi si teme un conflitto a causa di un mancato accordo diplomatico: il 20 febbraio 2014, la Russia ha iniziato l’occupazione illegale della Crimea ucraina. Cosi è iniziata l’aggressione militare russa contro l’Ucraina. Comparvero i primi militari non identificabili, denominati successivamente “omini verdi”. A Mosca, si diceva che si trattasse del “movimento di autodifesa di Crimea”, che aveva “tolto le armi all’Esercito ucraino” ed aveva “acquistato le uniformi nei negozi di articoli militari”, anche se si trattava, in realtà, di truppe russe.  Il 26 febbraio militari russi senza insegne, presero il controllo della penisola di Crimea; il giorno successivo furono occupate le istituzioni politiche (parlamento e governo locale)  e fu indetto un referendum per una maggiore autonomia da Kiev. Nel frattempo, in tutta la penisola le bandiere ucraine venivano sostituite da quelle russe. Il 17 marzo 2014 è stata adottata, come moneta a corso legale, il rublo russo, mentre dal 30 marzo 2014 vige l’ora Mosca, attualmente fissata a UTC+3. L’annessione della Crimea alla Russia nella primavera del 2014, è avvenuta con spargimento di sangue per molte famiglie ucraine: infatti, con l’entrata dei militari russi, molti cittadini sono scomparsi o sono stati uccisi.

Omini verdi (militari) - Wikipedia

Solo nel 2015, nel documentario “Crimea. Il ritorno a casa“, Vladimir Putin dichiara con orgoglio che aveva ordinato al Ministero della Difesa russo la spedizione delle forze armate speciali in Crimea per bloccare e disarmare i militari ucraini. Mentre nel mese di Giugno del 2016 a Simferopol, le autorità di occupazione hanno innalzato un monumento ai militari russi che occuparono la Crimea.

Nello stesso anno, l’ONU, accusò pesantemente la Russia di violazioni dei diritti umani verso le minoranze etniche. Secondo essa, Mosca sta usando in Crimea le stesse leggi che in Russia sono state adottate per combattere il terrorismo; ma nella penisola esse sono utilizzate per reprimere le minoranze e i dissidenti.

“L’imposizione della cittadinanza agli abitanti del territorio occupato può essere equiparata alla costrizione di giurare fedeltà allo stato nemico, fatto vietato dalla Quarta Convenzione di Ginevra”.

Sotto l’occupazione russa, oggi la Crimea svolge il solo ruolo di base militare. Nella penisola regnano la brutalità della polizia, gli arresti con falso pretesto, le perquisizioni anche nei luoghi di culto. Le autorità di occupazione esercitano la coercizione alla cittadinanza della Federazione Russa: attuano una politica mirata alla modifica della composizione della popolazione, con l’“estrusione” delle etnie ucraina e tatara, il divieto di utilizzo delle loro lingue e la persecuzione di chi le usa. Gli occupanti “nazionalizzano” ogni tipo di proprietà, sia statali che private, estraggono in modo piratesco dal sottosuolo le risorse minerarie, andando contro la legge nazionale ed internazionale, utilizzano illegalmente altre risorse dell’Ucraina.

La Crimea tra la Russia e l'Ucraina - DonMilagazine

L’odio, scaturito fra questi due paesi non è mai terminato e, soprattutto in queste ultime settimane, non è scontato l’arrivo ad un accordo diplomatico. Qualche giorno fa, il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha ribadito che ci sono segnali di un’escalation in Ucraina da parte di Mosca:

“Continuiamo a vedere segnali molto preoccupanti di un’escalation della Russia, come l’arrivo di nuove truppe al confine con l’Ucraina”.

Gli Stati Uniti, temono che Mosca possa muoversi entro la prossima settimana. Le forze schierate lungo i confini, circa 130mila soldati russi, sarebbero infatti ormai sufficienti per dare inizio all’invasione del paese. Non va dimenticato, tuttavia, che quella tra Mosca e Washington è, soprattutto, una guerra di nervi e che gli annunci possono inserirsi in questo scenario per aumentare le reciproche pressioni. Per Serghei Lavrov, il ministro degli esteri russo  le affermazioni di Washington, che Mosca voglia invadere l’Ucraina, sono delle “provocazioni” e un modo di fare “propaganda anti-russa”La strada diplomatica “resta aperta”, ma serve una “de-escalation”, ha replicato Blinken.

Ma quali sono le cause di tutto questo? Diverse. Un accordo di pace del 2015 prevede, da una parte, che Kiev assicuri autonomia alle regioni separatiste e, dall’altra, il ritiro dei militari russi. L’accordo di pace non è stato rispettato, anche perché, in fondo, l’Ucraina fa gola a Putin, che non vuole che sia sotto il controllo della Nato. Ecco che, tra le richieste della Russia, c’è il passo indietro degli Stati Uniti per avere maggiore disponibilità e possibilità di movimenti, anche economici. Dietro i motivi pratici di una guerra ci sono anche quelli di natura economica: uno per tutti è il famoso gasdotto Nord Stream 2, che trasporta il gas naturale dai giacimenti russi alla costa tedesca, il più lungo gasdotto del mondo, pensato per potenziare il gas già fornito dalla Russia all’Europa. Il 40% del gas europeo arriva da Mosca: la Russia ha interessi a continuare i suoi affari, ma, se dovessero arrivare le sanzioni Nato, potrebbe minacciare una riduzione delle forniture, cosa che avrebbe un grave impatto diretto sull’Europa. Allo stesso tempo, alla Russia giova avere sotto controllo i problemi civili e politici dell’Ucraina.

Intanto, diversi Paesi stanno abbandonando l’Ucraina. Gli Stati Uniti stanno richiamando quasi tutti i soldati e ambasciatori a Kiev. La Farnesina ha invitato gli italiani a lasciare il Paese.

“In considerazione dell’attuale situazione, in via precauzionale, si invitano i connazionali a lasciare temporaneamente l’Ucraina con i mezzi commerciali disponibili”.

Cosa sta succedendo in Ucraina e cosa succede se la Russia invade il Paese? I motivi della possibile guerra | LA NOTIZIA

Francesco Trombatore III H

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