The originals

The Originals. Resurrection - Newton Compton Editori

Salve a tutti, corbiniani! Nella rubrica di oggi, dedicata al cinema e alle serie TV, ho intenzione di parlare della mia serie TV preferita in assoluto: The originals. La serie fa parte, in realtà, di una trilogia: The vimpire diares, The originals e Legacies, della stessa regista, Julie Plec.

La prima si basa sul libro di Lisa J. Smith “Il diario del vampiro” e racconta di una ragazza, Elena Gilbert, di diciassette anni, il cui mondo viene stravolto completamente quando scopre che il suo ragazzo Stefan Salvatore è in realtà un vampiro. Successivamente, lei e il suo gruppo di amici saranno costretti a difendersi da mille minacce e da una persona, in particolare: Klaus Mikelason, un vampiro originale, metà vampiro e metà lupo mannaro, che ha bisogno del sangue della povera Elena per sbloccare la parte del lupo.

Su di lui si basa la serie, di cui oggi ho intenzione di parlare ovvero The originals. Guardando la serie, infatti, conosceremo bene la storia di questo “lupo cattivo”, attenzionando bene gli aspetti più traumatici e brutali della sua vita e capendo quasi il perché dei suoi crudeli comportamenti.

Nicklaus Mikelason è il terzo di cinque fratelli, rispettivamente Finnik, Elijah, Rebekah e Kol. Figli di padre vichingo e madre strega, i cinque vengono trasformati da quest’ultima in vampiri, tramite un antico rituale, e costretti a nutrirsi di sangue umano per l’eternità. I problemi, però, non si limitano a questo: Klaus è, infatti, il frutto del tradimento della madre con un lupo mannaro e, trasformandosi in vampiro, sarà costretto a rinunciare al suo lato di lupo.

Da qui, poi, parte il filone narrativo di The vimpire diares, che si ricongiunge con The originals per un’incredibile scoperta: una ragazza, Haeley Marshall, dopo una notte passata con Klaus, scopre di essere incinta; da qui in poi accompagneremo il crudele e sanguinario Klaus nel suo cammino verso la redenzione, poichè proverà in tutti modi a diventare un buon padre per la sua futura figlia.

Guardando la serie, potremmo fare una sorta di analisi sul personaggio di Klaus: egli si mostra come mostro crudele e sanguinario, manipolatore e paranoico, ma, scavando più a fondo, vedremo che la spirale di violenza, in cui lo vediamo sprofondare sempre di più, è stata, in realtà, innescata dal padre, il quale, non accettando il tradimento dalla madre, riverserà tutto l’odio e la rabbia sul povero Klaus, picchiandolo e maltrattandolo. Vedremo che tutto il suo manipolare non è altro che un modo per tenere la situazione sotto controllo: Klaus, infatti, ha subito numerose ingiustizie, dimostrandosi spesso impotente contro tutto il male che gli veniva inflitto; così, una volta trasformato in vampiro, decide di non essere più la vittima, bensì il carnefice.

Corbiniani, che posso dire, ovviamente non posso negare di essere di parte, quando dico che questa serie è un capolavoro cinematografico, con una trama profonda e con risvolti psicologici su ciò che è bene e ciò che è male! Tutto viene raccontato a regola d’arte e contornato da spettacolari ambientazioni. Io ve la consiglio assolutamente e…buona visione !

Matilde Imbrò 2ªC

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