“Tutte le storie tristi sono false”: memorie di un profugo

Nel nuovo libro della casa editrice HarperCollins, lo scrittore Daniel Nayeri racconta la sua storia, partendo dalla sua fuga dall’Iran, all’età di otto anni, fino al suo arrivo in America, dove vive da più di trent’anni.

Il vero nome di Daniel è Khosrou, ma è stato costretto a cambiarlo, perchè, una volta arrivato in America, risultava difficile da pronunciare sia dai suoi compagni di classe, che dalla sua stessa insegnante. Ha dovuto affrontare con la sorella Dina e sua madre un viaggio tanto lungo, da sembrare interminabile. Dall’Iran a Dubai, dall’Italia all’America, Daniel e la sua famiglia hanno dovuto affrontare situazioni sempre più difficili: imparare una nuova lingua, guadagnare del denaro, per poi continuare il viaggio, ed evitare di essere uccisi.

Sono stati costretti a fuggire, perchè la madre di Daniel si era convertita al cristianesimo, comportamento considerato un reato in Iran, punibile con la morte. Per questo motivo egli si è visto togliere tutto ciò che possedeva: la casa, l’affetto del padre (che rivedrà solo diversi anni dopo), ma soprattutto la libertà.

Una volta giunto nell’Oklahoma, pensava che a scuola i suoi compagni avrebbero potuto comprendere le storie e le leggende, riguardanti la sua famiglia, e che soprattutto avrebbero potuto apprezzarle. Non fu così. I suoi compagni consideravano i suoi racconti solamente delle semplici fiabe, frutto di pura fantasia. Per tale motivo Daniel si rende conto di avere solo un amico di cui fidarsi. Nonostante, però, le difficoltà iniziali, la sua vita cambierà…

Una frase che ricorre spesso nel romanzo è:” Una storia rattoppata è la vergogna di un profugo”. Queste parole fanno comprendere quanto sia lacerante, per un individuo in fuga dal proprio paese, ricordare, col trascorrere del tempo, la propria “storia”.

Lo scrittore, in questo romanzo, si mette a tu per tu con il lettore, lo segue passo per passo nelle difficili situazioni della storia da lui vissuta, considerandolo come un amico.

Cari Corbiniani, spero che questa breve recensione possa incuriosirvi nel leggere questo libro, perchè, pagina dopo pagina, esso contiene parole che vi resteranno impresse e che difficilmente dimenticherete.

Perdere qualcosa che non hai mai avuto può essere lo stesso doloroso, perchè è la speranza di averla che perdi.

La speranza che in questo mondo ci siano dei pesci magici che dispensano consigli e avvertimenti, quando in realtà il futuro è ignoto e infinitamente pericoloso.

– Daniel Nayeri, Tutte le storie tristi sono false, HarperCollins, 2021

Greta Giordano II E

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