Una nuova scoperta su Marte

Recentemente è stato pubblicato un nuovo modello sulla struttura interna di Marte, che ha messo in discussione quello precedentemente creduto corretto. Ecco come si è giunti a questa conclusione e perché gli esperti la ritengono una scoperta rilevante.

Sonda InSight a lavoro.  Fonte: Corriere della sera / Scienze
La struttura di Marte secondo il nuovo modello (la parte in rosso/arancione è lo strato scoperto da poco). Fonte: aliveuniverse.today

Nel 2018 la sonda della NASA InSight ha raggiunto il Pianeta Rosso, è entrata in funzione monitorando il suolo, con l’obiettivo di raccogliere dati sulla geologia di Marte ed è rimasta attiva fino al 2022. In questi anni, grazie ad un sismometro, sono state registrate e inviate sulla Terra tante informazioni utili, tuttavia i terremoti rilevati erano troppo deboli per ricostruire l’intera struttura del pianeta. Inaspettatamente, la soluzione a questo problema è letteralmente “caduta dal cielo”: il 18 settembre 2021 un meteorite ha colpito la superficie marziana ed InSight ha potuto registrare dati sulle onde d’urto in movimento che hanno attraversato il sottosuolo.
Dopo diversi studi sviluppati con i vari dati raccolti il 25 ottobre 2023, è stato pubblicato il nuovo modello della struttura del Pianeta Rosso.


E’ stato compreso, così, che il nucleo metallico è più piccolo e denso di quanto si credesse in precedenza e che, tra esso e la base del mantello, è presente uno strato di magma liquido, formato da silicati fusi. Come spesso accade, questa scoperta ha suscitato altre domande su alcuni elementi e caratteristiche del pianeta (per esempio sulla sua origine e sul campo magnetico). La recente scoperta è ritenuta importante dagli studiosi perché può permetterci di comprendere meglio il nostro “vicino di orbita” e sarà un’informazione di cui tener conto in altre ricerche sul pianeta, che sicuramente ci nasconde ancora molte sorprese.

Francesco Gentile II G

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