Una voce contro la mafia

Ciao a tutti, corbiniani! Il 21 marzo, come ben sapete, è stata la Giornata della memoria per ricordare le vittime di tutte le mafie. La classe I E ha dedicato la giornata del 19 marzo alla creazione di un giornalino, ambientato nell’immaginario 2041, ipotetico anno in cui la mafia verrà sconfitta e in cui molti mafiosi si pentiranno, si costituiranno e collaboreranno con le Forze dell’Ordine dello Stato Italiano. Il giornalino è stato strutturato seguendo quattro punti fondamentali:

  1. come e da chi è stata sconfitta la mafia
  2. le sofferenze degli Italiani
  3. eroi morti nella lotta alla mafia
  4. vittime innocenti Non poteva mancare una parte totalmente dedicata ai “nostri” eroi, con il ricordo delle stragi di Capaci e di Via d’Amelio e delle figure di Peppino Impastato e di Don Pino Puglisi. Nell’ultima pagina è presente una sezione dal titolo: “Il silenzio è complice del crimine”.

“L’omertà è una regola tacitamente stabilita dalla mafia, che impone il silenzio alle persone complici o che hanno visto un qualunque atto mafioso. La mafia sopravvive grazie alle persone omertose e indifferenti. Le persone indifferenti davanti alla legge sono considerate complici, poichè non parlano delle azioni mafiose per paura o per indifferenza; perciò alcuni individui pensano che la mafia non sia pericolosa o che non sia attiva. Infatti, coloro che non la subiscono o non la vivono in prima persona fanno fatica a comprendere che essa esiste […] Il silenzio è il miglior strumento per la mafia, che utilizza, da più di due secoli, un tacito patto per diffondersi inosservata.”

Queste parole fanno riflettere molto: spesso non pensiamo alle conseguenze del restare in silenzio. Quante volte ci è capitato di restare in silenzio per paura di dire la cosa sbagliata? In questi casi, ciò diventa il nostro nemico e si trasforma in “omertà”, perchè aiuta la mafia a far vivere gli “onesti” nella paura e nella violenza.

L’ideazione di questo giornalino può risultare “banale”, perchè si pensa che la mafia ormai debba vivere per sempre con noi. Ma se un giorno venisse sconfitta? Se finalmente il mondo vivesse libero da questo incubo, cosa accadrebbe? Può sembrare impossibile, ma alcune volte anche “l’impossibile” può diventare realtà.

” La mafia non è affatto invincibile; è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Piuttosto, bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave; e che si può vincere non pretendendo l’eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni.”

– Giovanni Falcone
La I E durante la creazione dell’elaborato per la giornata dedicata alle vittime della mafia

Questo è quello che un alunno della I E ha pensato di questa giornata:

“Beh, senza dubbio è un’occasione utile per pensare alla crudeltà dell’animo umano. Pensare che alcune persone si siano sacrificate, per salvare la popolazione da chi l’opprimeva, fa di loro degli eroi. Ovviamente io penso che questa giornata sia una delle più importanti dell’anno, perché bisogna ricordare a tutto il mondo che questa gigante piovra, la mafia, è una piaga mondiale. Bisogna agire per permettere a tutti di vivere in un mondo libero, dove non esiste il fenomeno mafioso”

Inoltre qui trovate il link per leggere i lavori dei ragazzi di tutte le classi che hanno partecipato al progetto.

Giulio Giarratana- Greta Giordano- Andrea Muscarà I E

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