“Covid-19: dichiarata pandemia!”

 

Questa è il titolo della prima pagina di ogni giornale dell’11 Marzo del 2020, quando l’OMS dichiarò l’inizio della pandemia in Italia.
Un virus, probabilmente sfuggito a causa di un incidente di laboratorio a Wuhan, città della Cina, il 31 Dicembre del 2019. Il 10 Gennaio del 2020 gli scienziati lo chiamarono Covid-19, uno dei tanti ceppi del Corona virus. Il
21 Febbraio iniziarono i primi casi in Italia e, in meno di un mese, Giuseppe Conte pubblicò il primo D.p.c.m. sulle restrizioni, che dovevano servire per contenere la pandemia.

Oggi è il 14 Marzo del 2022 e il Covid esiste ancora! Il numero dei casi è di 28.900 e i morti sono 129. Grazie alle dosi del vaccino, ormai si presenta come una semplice influenza; la D.a.d è diventata parte integrante della nostra istruzione.

Negli ultimi giorni il Covid, per certi versi, sembra scomparso: i giornali sono passati da notizie come “5 mila nuovi casi, Piemone dichiara zona rossa” a “Putin dichiara di non voler parlare con un neonazista come Zelensky.”!

Potremmo mai dimenticare i due anni di pandemia?
Forse molti di noi non avranno problemi a farlo.
All’inizio il Covid ci è stato presentato come un virus della Cina, che non avrebbe mai potuto raggiungere l’Italia. Dopo il 14 Marzo, i telegiornali e i social lo descrivevano come un virus virale e mortale…l’unica soluzione: il lockdown.
Poi è tornato ad essere descritto come una semplice febbre ed influenza. La cifra dei decessi, oggi, ammonta circa a 157 mila persone, su 13 milioni di persone infette.
I due dati, messi a confronto, sembrano sproporzionati, ma 157 mila famiglie non dimenticheranno mai questa pandemia. 

Thoughts at night

Black is the night

and I’m sitting on my bed.

My head is turning

and I’m feeling so sad.

I look at the stars

and ask to the sky:

How can you let it happen?

Please tell me, why?

Can you imagine the pain of that son

when they said his father had gone?

I’m waiting for an answer,

give me a sign, please.

Why did you send us

this terrible disease?

But the sky remains silent,

black as my soul

no sound of leaves,

no scream of owl.

Alone, I say my prayer

for a father and a friend

nothing lasts forever

but this is not the end.

Questa è la poesia di un giovane studente del Corbino, scritta per la morte di un padre a causa di quella “banale influenza”, di cui giornali, inizialmente, parlavano tanto.

Gabriel Corcodel Cosmin IV G

You may also like...