I social media e l’adolescenza
I social oggi hanno un impatto enorme sul nostro mondo, soprattutto sull’aspetto emotivo di esso.
Se, da un lato, internet ci rende possibile fare cose che prima sembravano surreali, dall’altro lato può essere un’arma di distruzione, che agisce inconsapevolmente sulla nostra psiche, influenzando e mutando i nostri comportamenti e pensieri. Così finiamo per essere marionette con dei fili invisibili che teniamo in mano.
RAPPORTO TRA ADOLESCENTI E SOCIAL MEDIA
L’utilizzo di social media in un periodo così delicato per la formazione dell’identità va ad incidere su vari aspetti della personalità. Gli adolescenti, che passano più di tre ore al giorno sui social, hanno più probabilità di provare ansia, depressione, solitudine e di sviluppare comportamenti aggressivi, anti-sociali e di oppressione nei confronti degli altri. Pertanto, l’aumento di problemi psicologici negli adolescenti è legato anche all’uso improprio dei social, che, con il tempo, porta a una vera e propria dipendenza.
INFLUENZA DEI SOCIAL SUI GIOVANI
La necessità di approvazione sociale influisce enormemente sull’autostima, l’umore, la percezione del proprio corpo e influenza l’insoddisfazione verso il proprio aspetto fisico, legata a stereotipi di bellezza, che non dovrebbero esistere.
CYBERBULLISMO
Fin da bambini si è sottoposti alla pressione di modelli culturali di riferimento, che diffondono un’idea precisa della bellezza, in cui l’adolescente, che non segue quell’ideologia e che non segue la massa, viene isolato da essa stessa e preso di mira nella quotidianità e nei social media. Si diventa, così, vittime del cyberbullismo, ossia di quel fenomeno scaturito da un uso improprio delle nuove tecnologie, volto ad intimidire, molestare, mettere in imbarazzo, denigrare e diffamare il prossimo.
Per aiutare i ragazzi a prevenire e combattere tutto ciò è importante una corretta educazione al mondo e all’utilizzo del web e, soprattutto, una grande dose di umanità nei confronti del prossimo.
“Chi decide chi è normale?
La normalità è un’invenzione di chi è privo di fantasia”
– Alda Merini
Noemi Palermo 4 As
