“Direttrice d’orchestra: la vita della musicista Claire Gibault”

Nel panorama editoriale di quest’anno emerge, tra innumerevoli libri, l’opera autobiografica ” La Direttrice d’orchestra” della scrittrice e musicista francese Claire Gibault, per il linguaggio diretto e incisivo con cui tratteggia la sua personalità, slegata dalla figura musicale che veicola. Accanto al difficile rapporto con il padre, suonatore di tromba, Claire mette in evidenza la sua concezione della musica, a cui l’uomo deve rivolgersi tramite l’incoscienza e la caparbietà, ma soprattutto l’instancabile voglia di apprendere e scoprire quanto più possibile da questo ignoto mondo.

Il primo successo della sua carriera lo conseguì, quando, sulla rivista giornalistica “France Soir”, comparve una recensione positiva di un suo concerto, posta sotto l’articolo raffigurante lo sbarco del primo uomo sulla Luna. Lavora presso l’Opera di Lion, diventando l’assistente di John Eliot Gardiner, il cui carattere tirannico influisce negativamente su Claire, in quanto tentò di imitarne l’atteggiamento. Fonda la “Paris Mozart”, un’orchestra giovanile, dopo aver rappresentato la sua opera musicale “Flauto magico”, a cui presero parte soltanto bambini.

La prima parte della sua produzione editoriale viene dedicata a Claudio Abbado, a cui si riferiscono parecchie pagine, poiché lo aiutò nella realizzazione della sua ultima opera “Pelléas et Melisande”. Un’altra parte della sua produzione, invece, riguarda le molte  difficoltà avute nel trasferimento a Vienna, perché l’essere una donna le rendeva più difficile il salire sul podio a preparare gli orchestrali uomini. Le pagine dedicate a questo problema sono illuminanti per l’analisi di tanti preconcetti, ancora difficili da demolire.

Molti capitoli del suo libro autobiografico vengono dedicati alla sua vita privata. Pervasa dal profondo sentimento della maternità, la musicista adotta due bambini del Togo, interrompendo una lunga relazione amorosa. Per cinque anni ricopre la carica di parlamentare europea a Bruxelles. L’incontro che ha cambiato la sua vita è quello con Padre Symeon, un chierico ortodosso, che accompagna Claire in un percorso di vita fatto di impegno: nei confronti della famiglia, nei confronti degli orchestrali, ma soprattutto nei confronti della musica.

Alessio Città IV B

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