Esame di maturità 2020/21: quali sono le nuove direttive?

E’ passato ormai più di un anno dall’inizio della pandemia in Italia e, come l’anno scorso, si ripresenta, per istituti e licei, il problema legato agli esami di maturità e alla loro modalità di esecuzione.

Le direttive fornite dal MIUR (a cui potete accedere cliccando qui), pur facendo riferimento, per alcuni versi, alla maturità dello scorso anno, presentano, però, alcune differenze nelle tempistiche e nello svolgimento.

In grandi linee, l’esame può essere diviso in tre momenti principali:

  • Primo momento: discussione dell’elaborato delle materie di indirizzo;
  • Secondo momento: analisi di un testo di letteratura italiana e collegamento con le altre discipline;
  • Terzo momento: esposizione di una presentazione riguardante i PCTO e il lavoro di educazione civica, svolto durante l’anno.
Maturità 2021: torna la prima prova? Che significa

Andiamo a vedere più nel dettaglio questa organizzazione…

Primo momento

Questo riguarda la discussione dell’elaborato delle materie del proprio indirizzo di studi; quindi, per quanto riguarda i percorsi scolastici del Corbino, si avrà:

  • Matematica e Fisica per il Liceo Scientifico (indirizzo scientifico e scienze applicate);
  • Scienze umane per il Liceo delle Scienze umane;
  • Scienze umane, diritto ed economia per l’indirizzo Scienze umane opzione Economico sociale.

Le tracce, su cui si baserà tale elaborato, verranno fornite dal professore di indirizzo ai propri alunni entro il 30 aprile; saranno, poi, elaborate individualmente dagli studenti e riconsegnate alla docente entro il 31 maggio. Il lavoro dell’anno scorso era basato su una relazione scritta, ma, in base all’indirizzo di appartenenza, l’elaborato si può presentare in altre forme, concordate con i propri insegnanti.

L’articolo del MIUR, inoltre, dice: “L’elaborato potrà essere integrato anche con apporti di altre discipline, esperienze relative ai Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento o competenze individuali presenti nel curriculum dello studente […].

E’, quindi, consigliato (ma non obbligatorio) collegare il proprio lavoro alle altre discipline o alle esperienze di PCTO affrontate nel corso del triennio; in caso contrario, queste verranno attenzionate dalla commissione rispettivamente nel secondo e terzo momento dell’esame.

Secondo momento

La seconda parte dell’esame si aprirà con l’analisi orale di un testo di letteratura italiana, fornito dalla propria docente. Da qui l’insegnante potrà spaziare con le domande sull’autore e sull’opera letteraria, seguendo anche la direzione di un percorso pluridisciplinare, ideato dallo studente stesso. Pertanto, prima di giugno, ogni alunno è tenuto ad elaborare un “filo conduttore“, che tocchi tutte le discipline, e a presentarlo agli insegnanti, non in maniera ufficiale, ma come punto di partenza per le domande successive.

Esse si baseranno su un documento, fornito da un insegnante della commissione e collegato all’argomento approfondito dallo studente, che verrà proposto subito dopo l’analisi del testo letterario. Da qui partirà l’esposizione delle varie discipline. Il documento in questione può essere di qualsiasi tipo: un’immagine, un articolo, un testo, una poesia, etc…

Terzo momento

Questo rappresenterà la parte finale dell’esame orale. Se non si è riusciti a collegare le esperienze di PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, conosciuti anche come alternanza scuola-lavoro) durante la prima parte dell’esposizione, bisogna avviare una discussione su queste ultime, supportati possibilmente da una presentazione digitale, svolta individualmente dal candidato.

Inoltre, gli ultimi 10 minuti circa saranno dedicati esclusivamente al prodotto di educazione civica. Esso sarà costituito da un lavoro di classe o individuale, incentrato sugli argomenti di educazione civica, trattati durante le lezioni; tale lavoro dovrà essere consegnato ai docenti entro la fine di maggio. Ogni classe dispone di un docente coordinatore del prodotto di educazione civica, al quale riferirsi per l’organizzazione dello stesso.

L’esame orale si chiude, quindi, dopo 60 minuti di colloquio, con la fatidica domanda da parte del presidente di commissione: “Cosa vuoi fare dopo la maturità?”.

L’ultimo anno è sempre stato per gli studenti un grande traguardo, una vetta da raggiungere dopo 5 lunghi anni di studi: sono 5 anni vissuti insieme a persone, con le quali spesso si instaura uno stretto rapporto di amicizia, compagni o professori che siano; 5 anni di esperienze che, mi auguro fortemente, il Covid e la DAD non possano portare via ai ragazzi più giovani, immersi da poco nel meraviglioso mondo liceale.

Alice Megna 5H

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