Il bello di essere “strani”: “Weird!”, l’album dai sette volti, raccontato traccia per traccia

Già in passato abbiamo potuto constatare le qualità musicali di un artista come Yungblud, che il 4 dicembre ha ufficialmente pubblicato “Weird!”, il suo secondo album in studio. Al primo ascolto si può subito notare come molti brani contengano elementi riconducibili facilmente al punk, passando anche dal rap nella traccia “Acting like that”, in collaborazione con il rapper Machine Gun Kelly e il batterista dei Blink-182 Travis Barker. Ho definito l’album “dalle sette facce” per via della copertina, che rappresenta il cantante in sette differenti personalità: Dom (la personalità dominante), The Girl, Boy 2, The Drag, The Punk, Boy 1 e The Geek. Ho deciso di parlare approfonditamente di ogni canzone contenuta nell’album, spiegandone il significato e lasciando la mia opinione personale.

Traccia 1 – Teresa

La traccia ha un andamento e un ritmo particolari, assolutamente non monotoni. Si parte dal piano, che riproduce una melodia molto soft durante la prima strofa, mentre dalla seconda strofa in poi troviamo anche chitarra elettrica e batteria, che si ripeteranno durante il ritornello. Verso la fine della canzone il ritmo sarà un misto tra il lento e il movimentato. Ha uno stile riconducibile alle canzoni dei My Chemical Romance o dei Panic! At the disco. Il testo è particolare e abbastanza insolito: secondo quanto riportato da Genius, Yungblud ha scritto queste parole basandosi sulla storia raccontatagli da una fan, il cui fidanzato è tristemente morto. Personalmente ho apprezzato molto questa canzone, sia dal punto di vista musicale che del testo.

Ascolta “Teresa” qui:

Traccia 2 – Cotton Candy

La traccia ha un ritmo decisamente più movimentato della prima e il testo è stato scritto in collaborazione con la cantautrice statunitense Julia Michaels. La canzone ha un testo abbastanza esplicito, infatti Yungblud lo definisce come un “inno alla libertà sessuale”.

Ascolta “Cotton Candy” qui:

Traccia 3 – Strawberry lipstick

Strawberry lipstick è la canzone più movimentata dell’album ed è punk allo stato puro. Il testo è molto personale, in quanto il cantante racconta di una relazione amorosa con la cantante Halsey, conclusa per via della tossicità che stava acquisendo, in gran parte per colpa sua. A dimostrarlo anche il primo verso, “this is a song about a person I love”. L’ho apprezzata molto, soprattutto per il ritmo incalzante.

Ascolta “Strawberry lipstick” qui:

Traccia 4 – Mars

Mars è la mia preferita. Ha un ritmo movimentato, ma lento allo stesso tempo e contiene alcuni riferimenti a “Life on Mars?” di David Bowie. Il sound ricorda un po’ la canzone “Pieces” dei Sum 41. Il testo è piuttosto profondo e parla della difficoltà che tuttora si ha facendo parte della comunità LGBTQIA+, per via di discriminazioni e pregiudizi non ancora debellati. Il video musicale rappresenta perfettamente le parole della canzone.

Ascolta “Mars” qui:

Traccia 4 – Superdeadfriends

La canzone ha un ritmo movimentato e un testo abbastanza chiaro: parla di droghe e di come il cantante abbia perso molti amici a causa di esse, come ha riportato in un’intervista per Apple Music: “Non vale la pena perdere un amico o la vita per queste cose. Se vuoi divertirti, fallo, ma sii sempre prudente.”

Ascolta “Superdeadfriends” qui:

Traccia 5 – Love song

La traccia ha un ritmo soft, successivamente accompagnato da chitarra elettrica e batteria. Anche qui il testo è abbastanza chiaro: è a tutti gli effetti una canzone d’amore. Le parole di Yungblud per Apple Music: “Non lo dico molto spesso, ma crescendo ho avuto molta violenza in casa. Ero molto amato da bambino, ma la mia idea di amore e cosa significasse innamorarsi era distorta. L’ho sempre pensata tipo “Se questo è l’amore, anche no, sto bene da solo, grazie mille. Poi, però, ho incontrato qualcuno e mi sono innamorato, e ho realizzato di non essermi mai sbagliato così tanto nella vita. Ho imparato tanto: lei era incredibile e noi eravamo fantastici insieme. Ma non ho voluto scrivere una canzone solo sull’essere innamorati o col cuore spezzato, perché nessuno può prepararti al dolore della separazione. La canzone parla dell’essere innamorati e di non esserlo più, con le braccia aperte.” Personalmente, ho adorato questa canzone.

Ascolta “Love song” qui:

Traccia 7 – God save me, but don’t drown me out

La traccia ha un ritmo incalzante e movimentato, composto con tastiera, chitarra elettrica e batteria. Il testo parla di quel momento nella vita, in cui si è completamente sottomessi alle proprie emozioni e i propri pensieri. Queste le parole dell’artista: “Ho scritto questa canzone a giugno alle 4 del mattino. Eravamo nello studio per dare gli ultimi tocchi, prima di fare ascoltare l’album alla mia casa discografica il giorno dopo. In quel momento ho potuto sentire circa nove mesi di emozioni represse cadermi addosso in una volta. Ho guardato tutti e ho detto: “Dai, fate partire il nastro.” Sono entrato nella cabina per registrare, e ho iniziato a piangere. Sono cresciuto vent’anni in due minuti. Penso che possiate sentirmi piangere ascoltando la canzone. Io avevo solo bisogno di aiuto. Ma non da qualcun altro, avevo bisogno di me stesso. È andata tipo “Forza, staremo bene”. E penso che il mio corpo mi abbia risposto “Sì, penso che lo faremo”. Questa canzone è sul superare qualunque cosa.”

Ascolta “God save me, but don’t drown me out” qui:

Traccia 8 – Ice cream man

La canzone possiede un sound molto movimentato e, in alcune parti della canzone, si può sentire un breve loop, che rimanda ad un camioncino dei gelati. È curioso e interessante ciò che Yungblud ha detto a riguardo: “Questa è una canzone che ho suonato sulla strada per circa due anni, che ho scritto per divertirmi un po’.”

Ascolta “Ice cream man” qui:

Traccia 9 – weird!

“Weird!”, (strano!), è la title track dell’album, ossia quella da cui prende il titolo. È decisamente una delle mie preferite, ed è uscita ad aprile, proprio durante il periodo di lockdown: infatti, secondo me, la frase “we’re in a weird time of life” rappresenta esattamente ciò che abbiamo vissuto e che tuttora stiamo vivendo. Il sound è ispirato molto alla musica dei Depeche Mode e utilizza batteria, chitarra elettrica e sintetizzatore. Questo è quello che Yungblud ha detto sulla traccia: “Questa canzone riguarda un periodo molto, molto strano della mia vita, in cui non riuscivo a comprendere il mondo, piangevo mentre scrivevo. Ma allo stesso tempo sapevo che sarebbe andato tutto bene. (…) In questa canzone ho detto praticamente tutto. Parla di provare a morire e sentirsi come se il pavimento stesse per muoversi sotto di me. Sostanzialmente volevo rendere il mio album come la serie Skins. Ho scelto “Weird!” come title track, perché questa canzone rappresenta gli anni più strani delle nostre vite. Ho spesso odiato l’idea di essere “strano”, ma adesso la amo. Weird celebra l’individualità e parla dell’essere diversi, perché alla fine essere diversi è davvero ciò che ci fa vivere liberi. (…) Nel video musicale potete vedermi esprimermi appieno e soprattutto felice. Ero bloccato a Los Angeles con i miei amici, quindi lo abbiamo registrato in casa con un budget di soli 100$, ed è stata sicuramente una delle esperienze più belle.”

Ascolta “Weird!” qui:

Traccia 10 – Charity

Charity è una canzone molto movimentata e soprattutto curiosa. Gli strumenti, che creano la base, sono sempre batteria, chitarra elettrica e un tocco di sintetizzatore. Il testo, come Yungblud ha affermato, parla dell’essere se stessi. “Di nuovo, ho voluto scrivere una canzone sull’essere se stessi. Però allo stesso tempo, volevo provare a livello musicale ad immedesimarmi nelle band, in cui mi sarebbe piaciuto essere, facendo come Liam Gallagher [ndr: ex membro degli Oasis]. Il verso qui è “donate my brain to charity” [Dona il mio cervello in beneficenza]. È, come dire, se non ti piace, dallo via. Portami in qualche negozio di beneficenza, perché qualche bambino cool mi prenderà e mi “indosserà”.”

Ascolta “Charity” qui:

Traccia 11 – Acting like that

Questa è l’unica collaborazione presente nell’album e non presenta alcuna caratteristica punk o rock. È un brano molto vicino al rap e può confermarcelo la collaborazione con il rapper Machine Gun Kelly e l’aiuto del batterista Travis Barker. Il testo potrebbe parlare di una relazione finita male. Queste le parole di Yungblud e Machine Gun Kelly sulla canzone:MGK: “Stavamo bevendo della birra insieme quando abbiamo scoperto di aver perso un nostro collega, Juice WRLD [ndr: 8 dicembre 2019]. Abbiamo reagito con un: “La vita è breve” e da lì la notte più assurda ha avuto inizio, siamo andati allo studio e abbiamo scritto una canzone a riguardo.” Yungblud: “Questa canzone è una diretta rappresentazione del rapporto che c’è tra me e MGK, abbiamo voluto che questa canzone facesse perdere il controllo alle persone. Eravamo entrambi tristi perché avevamo appena perso un collega, e ci dicevamo “sei troppo cool per essere triste, però.” [ndr: you’re way too hot to be acting like that]. Abbiamo voluto ricreare l’idea di voi al vostro show preferito, con i vostri migliori amici, divertendovi molto.”

Ascolta “Acting like that” qui:

Traccia 12 – It’s quiet in Beverly Hills

Questo brano, a differenza degli altri, presenta una melodia molto più dolce, solo voce e chitarra acustica, tranne per alcuni archi che accompagnano il tutto durante il ritornello. Yungblud ha espressamente dichiarato che non avrebbe mai pensato di comporre una canzone acustica. Il testo parla di lui e di un suo periodo buio, dove aveva lasciato che delle persone per lui tossiche lo circondassero. In questa canzone, nel ritornello in particolare, parla alla community che ha creato grazie ai suoi fan, promettendo di non deluderli mai e ringraziandoli per tutto.

Ascolta “It’s quiet in Beverly Hills” qui:

Traccia 13 – The freak show

Ultima traccia, ma non per importanza. Dal lato musicale presenta impensabili variazioni tra una strofa e l’altra, perchè va da una melodia dolce ad una più movimentata. Yungblud racconta così il brano che chiude questo grande album: “È stato come un “Okay, vi ho dato un album, ora voglio fare qualcosa per me.” Volevo creare una sorta di Bohemian Rhapsody, con quattro cambiamenti chiave e cinque di tempo. È come prendere ogni mia canzone e unirle tutte in una sola. Verso la fine della canzone, c’è una frase che dice: “Times will change, and you might break.” (I tempi cambieranno, e tu potresti romperti). L’ho registrata senza musica. E ho detto ai produttori: “Adesso mettete su la base. Se dovesse riuscire a coprire la passione che ci ho messo, registrerò questo pezzo di nuovo, ma vi sfido a sovrastare con la musica tutto quello che ho messo in questa frase.” Questa canzone è rivolta anche ai miei fan. I tempi cambieranno e voi potreste rompervi, ma io continuerò a credere in voi fino alla fine.”

Ascolta “The freak show” qui:

Nel complesso, questo è un album che ho molto apprezzato. Seguo Yungblud da circa due anni, quindi conosco il tipo di canzoni che produce: in questo nuovo lavoro dimostra quanto lui riesca ad aprirsi a nuovi generi. Mi sono piaciuti molto i testi, che trattano di tematiche da non trascurare, soprattutto in questo periodo. “Be proud to be weird!” è il motto dell’album, di cui consiglio vivamente un ascolto attento.

Federica Barone 1^G

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