Un Sanremo fuori dagli schemi: trasgressione e abbattimento delle gender norms

La 71esima edizione del Festival di Sanremo sta tenendo incollati agli schermi milioni di italiani. Quest’anno abbiamo assistito ad una sorta di rivoluzione, per quanto riguarda i generi musicali, il look dei concorrenti e le loro performance. Quella di quest’anno è sicuramente un’edizione all’insegna della trasgressione e dell’abbattimento delle gender norms.

Måneskin: il simbolo della lotta contro le gender norms

Ad incarnare il cambiamento dello stile e la rottura degli schemi, senza dubbio sono stati i quattro giovani romani componenti della band “Måneskin”. Nella prima serata hanno sfoggiato un look total black decisamente in tono con il loro brano rock “Zitti e buoni”.

I Måneskin poco prima della loro esibizione sul palco dell’Ariston per la prima serata del festival di Sanremo.

Nella terza serata hanno optato per un outfit anticonformista, caratterizzato da accessori tipicamente femminili, come i corsetti rosa e le camicie bianche con ampie maniche a palloncino. Una reinterpretazione, in chiave rock, del brano “Amandoti” dei CCCP con la collaborazione di Manuel Agnelli, dove la voce graffiante del frontman Damiano, accompagnata da chitarra elettrica e batteria, ci ha regalato un’atmosfera quasi surreale. Inoltre il loro messaggio era chiaro: non esistono regole su come vestirsi e il sentimento d’amore esiste in quanto tale, senza differenze e stereotipi di alcun tipo.

I Måneskin poco prima della loro esibizione della terza serata del Festival di Sanremo.

Achille Lauro: i quadri

Un altro protagonista di questo festival “senza schemi” è Achille Lauro, che riesce ad esprimere la sua sensibilità attraverso la presentazione dei suoi “quadri”. Il suo obiettivo è rappresentare cinque generi musicali diversi attraverso cinque “quadri”, in cui protagonista è la musica, che dà senso alla vita di ciascun individuo, in quanto espressione di libertà. E rieccolo sul palco vestito di piume e lustrini con parrucca blu e un trucco particolare, con l’effetto di far sgorgare dai suoi occhi lacrime di sangue: ora più che mai rappresenta la solitudine nascosta dietro ad un costume di scena. Sessualmente tutto, genericamente niente, un artista che si spoglia e mostra la sua anima. Essere è diritto di ognuno. Dio benedica chi è.

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“La rivoluzione dei fiori di Sanremo”: Victoria De Angelis, Francesca Michielin e Arisa

Una consuetudine del festival è quella di regalare dei fiori alle donne. Quest’anno, però, Arisa, Victoria de Angelis e Francesca Michielin hanno regalato i propri fiori ai colleghi uomini. Se deve essere parità di genere, che lo sia da ambo i lati!

Francesca Michielin cede il suo mazzo di fiori a Fedez.
Victoria de Angelis (Måneskin) cede il suo mazzo di fiori a Manuel Agnelli.
Arisa cede il suo mazzo di fiori a Michele Bravi.

Federica Barone 1G

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