Scomparsa o uccisa? Il caso di Emanuela Orlandi.

Uno dei casi più discussi della storia del nostro Paese è sicuramente quello di Emanuela Orlandi, che continua tuttora, anche dopo quarant’anni, a essere un caso avvolto nel mistero. E’ un caso che si è sempre mantenuto attuale nel corso degli anni, quasi camaleontico, poiché sono di fatto sempre saltate fuori nuove teorie e nuove testimonianze, portando ad immaginare persino gli scenari più disparati.

Emanuela Orlandi, nasce a Roma il 14 gennaio 1968, penultima figlia di Ercole, impiegato all’interno della prefettura della Casa Pontificia e in rapporto di fiducia con Papa Giovanni Paolo II, e Maria Pezzano. Nell’anno della scomparsa Emanuela abitava in Vaticano con i genitori e i quattro fratelli: Natalina, Federica, Maria Cristina e Pietro. Con quest’ultimo aveva un rapporto molto stretto, nonostante i diversi anni di differenza. Nel giugno del 1983 aveva appena terminato il secondo anno di liceo scientifico presso il Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II, dove venne, però, rimandata in francese e latino a settembre. La musica era una delle sue più grandi passioni, infatti frequentava da svariati anni l’Accademia di Musica Tommaso Ludovico da Vittoria, in piazza Sant’Apollinare, che distava poco dal Senato della Repubblica: qui seguiva i corsi di pianoforte, canto corale, solfeggio e flauto traverso.

Il giorno della sua scomparsa era il 22 giugno del 1983, quando lei aveva solo 15 anni. Quel giorno uscì di casa alle 16:00 circa per recarsi alla lezione di flauto, che si sarebbe tenuta dalle 17:00 fino alle 18:00, e successivamente avrebbe partecipato alle lezione di canto corale dalle 18:00 alle 19:00. Uscita dieci minuti prima dall’ultima lezione, si recò in una cabina telefonica per chiamare casa: rispose la sorella Federica, alla quale raccontò di esser stata fermata da un uomo, che le avrebbe proposto un lavoro di volantinaggio da svolgere durante una sfilata di moda delle Sorelle Fontana, che si sarebbe tenuta a breve; la sorella, però, sconsigliò di accettare la proposta dicendole di tornare a casa. Qui nasce la prima teoria sulla sua scomparsa: secondo la prima ipotesi Emanuela avrebbe incontrato l’uomo prima di arrivare a lezione di flauto e, dopo l’uscita delle altre compagne dal corso, si sarebbe recata presso la fermata dell’autobus con due amiche. Emanuela raccontò loro della proposta lavorativa e loro la misero in guardia affinché non avesse brutte sorprese. Verso le 19:30 le due amiche salirono su due autobus diversi, mentre Emanuela non salì, poiché troppo affollati, attendendo il successivo. Fu da questo momento che si persero le sue tracce.

Continua…

Santoro Marika, Ricupero Sara, Petrolito Gaia, Milani Christian 5As.

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