Intelligenza… artificiale!

Oggi stiamo vivendo una nuova Rivoluzione Industriale: la Rivoluzione 4.0.

Ma di che cosa si tratta? È un processo industriale che si basa sullo sviluppo dell’intercomunicazione tra le macchine. Tale processo, con l’aiuto della robotica, ovvero della scienza che si occupa della progettazione dei robot, ed insieme alla nascita dell’intelligenza artificiale, ha portato il nostro mondo all’innovazione tecnologica in diversi campi, anche quelli più inesplorati, come quello dell’arte figurativa e della musica.

La parola intelligenza deriva dalla parola latina “intelligèntia” che si fa risalire al verbo intelligere, che, a sua volta, deriva dall’avverbio latino intus = dentro e dal verbo latino legere = leggere, raccogliere idee e informazioni riguardo a qualcuno o a qualcosa. L’intelligenza rappresenta, pertanto, la facoltà di comprendere la realtà non in maniera superficiale, ma profonda, per cogliere gli aspetti nascosti e non evidenti della realtà.

I termini “intelligenza” e artificiale“, che sembrerebbero essere contrastanti, oggi rappresentano un unico aspetto della nostra vita, poichè, grazie a tecnologie all’avanguardia, proiettano le nuove generazioni in un mondo futuristico, in cui i robot sono in grado di comprendere e decifrare le azioni da compiere e in cui macchine e uomini convivono e interagiscono.

Nel mondo artistico, che da sempre è espressione dei sentimenti più profondi dell’animo umano, l’innovazione tecnologica ha portato alla creazione del “cyberpunk”, da cui derivano i “cyborg”, esseri al confine tra uomo e macchina. Uno degli artisti più conosciuti per la loro raffigurazione è Johanna Jaskowska, diventata famosa per i suoi cyborg dalle pelli iridescenti, che sembrano creature umane a tutti gli effetti.

Anche nel mondo della musica vi è affinità tra l’animo umano e l’innovazione tecnologica. Attraverso i nuovi strumenti musicali e le tecniche digitali, l’artista è capace di reinterpretare i brani, in modo da esprimere una parte della sua anima non solo attraverso nuovi suoni, ma anche colori, che possono riprodurre e rappresentare ogni aspetto del suono.

Uno dei più importanti scrittori di “fantascienza“, Isaac Asimov, fa riflettere sul fatto che si è soliti considerare arte e scienza due mondi totalmente differenti: secondo lui, invece, esse rappresentano due modi diversi per descrivere un’unica realtà, visto che l’arte rappresenta il tutto con i colori o con i suoni, mentre la scienza lo fa applicando delle leggi matematiche.

“C’è un’arte nella scienza e nella scienza dell’arte: le due cose non sono nemiche, ma solo diversi aspetti del tutto.”

– Isaac Asimov

Greta Giordano I E

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