Tutti in piazza per Lukoil: un popolo unito

Un caso che ha interessato l’intera popolazione italiana, ultimamente, è proprio quello della raffineria ISAB-Lukoil di Priolo Gargallo, che potrebbe presto chiudere. I tempi stringono e più di 10.000 persone, tra lavoratori diretti e indiretti, rischiano di perdere il lavoro; la Sicilia, inoltre, potrebbe dover prepararsi ad affrontare una perdita del 50% circa del proprio PIL. A tal proposito, molti siciliani, tra cui i sindacati CGIL, CISL, UIL, SPI, FILCTEM, FIST, SCAT, CONFSAL, FISMIC, SUNIA, Rete Studenti Medi, Confindustria Siracusa, Lavoratori Poste, Partito Comunista Italiano, scuole, docenti ed alunni, giorno 18 novembre si sono mobilitati in uno sciopero pacifico tenutosi a Siracusa, con partenza dal Pantheon e arrivo in Piazza Archimede. Contemporaneamente a questa protesta, a Roma si è tenuta una conferenza al tavolo ministeriale con l’attuale Ministro dello Sviluppo economico, Adolfo Urso. Purtroppo, però, non è arrivata ancora una soluzione che possa garantire a tutti un futuro economico stabile. Nella speranza che ciò possa avvenire a breve, ai ragazzi presenti rimarrà sicuramente impresso il piacevole ricordo di una manifestazione piena di pace, colore e determinazione. Io, in quanto studentessa, ho preso a cuore la causa essendo presente all’evento: armata di tutto punto, con la giusta attrezzatura, ho deciso di documentare questa giornata attraverso fotografie e video-interviste ai personaggi più rilevanti in questo contesto.

Personalmente, essendo questa la mia prima manifestazione e non conoscendo bene l’ambiente, ho imparato cose nuove e sicuramente non basteranno dodici delle mie foto a raccontare ciò che ho visto e vissuto. Dalle interviste che ho registrato ho notato che, nonostante le diverse posizioni politiche, l’idea è una sola: ISAB Lukoil va salvata, per i Siciliani e per la Sicilia!

Federica Barone III G

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