Cyrano, il retroscena di un film con ambientazioni siciliane

“Questo mio maledetto naso che mi precede di un quarto d’ora ovunque, mi vieta fin l’amore di una brutta.”

— Edmond Rostand

Questa è una famosa citazione della commedia del poeta Edmond Rostand dal titolo “Cyrano de Bergerac“, pubblicata nella Francia di fine ‘800, che nel corso degli ultimi mesi ha portato la Sicilia sotto i riflettori del cinema, in quanto il celebre regista Joe Wright ha deciso di scegliere proprio ambientazioni siciliane come set del suo ultimo film.

Dal titolo “Cyrano“, esso narra le vicende tratte proprio dall’opera di Rostand, la quale è stata spesso oggetto di rifacimenti cinematografici, proprio come questo, nel corso degli anni.

Come si può intuire dalle parole sopra scritte, il protagonista è Cyrano, un abile quanto scontroso spadaccino, che, però, era mal visto a causa del suo grande e ingombrante naso. L’opera tratta principalmente di uno scambio amoroso: il protagonista, Cyrano, è innamorato della sua bellissima cugina Rossana che però non ricambia il suo amore, ma perde la testa per il più fido compagno di Cyrano, il cadetto Christian de Neuvillette, che, quindi, chiede all’amico di aiutarlo a conquistarla e a stare insieme. I valori morali dello spadaccino non possono che fargli accettare la richiesta. Inizia, così, a scrivere meravigliose lettere alla donna, firmate, però, da Christian. I due giovani finiscono per innamorarsi perdutamente l’uno per l’altra e Cyrano continua ad aiutare l’amico nel suo intento. Presto, però, scoppia una guerra e i due soldati vengono chiamati al fronte. Qui l’ormai affermato poeta continuerà a scrivere e a mandare lettere a Rossana, che deciderà, quindi, di raggiungere quello che, secondo lei, era l’autore delle poesie in guerra. Christian resterà ferito mortalmente in battaglia con la convinzione che Rossana sia, in verità, innamorata solo delle parole scritte da Cyrano, ma quest’ultimo convincerà l’amico del contrario appena prima di morire: un ultimo grande gesto d’amicizia. Rossana, nel frattempo, rimane scossa dalla morte dell’amato e per molti anni rimarrà chiusa in un convento; il fedele Cyrano l’andrà a trovare ogni settimana. Purtroppo anche lui rimarrà ferito grevemente e passerà i suoi ultimi istanti di vita con la cugina. L’opera si conclude quando Rossana chiede allo spadaccino di leggere per lei le lettere di Christian, ma erroneamente lui le ripete a memoria parola per parola, facendo capire alla donna che, in realtà, era lui l’autore e l’uomo che le aveva donato il suo cuore.

La commedia ottenne molto successo, così da ispirare moltissimi rifacimenti cinematografici nei decenni futuri. Tra questi ricordiamo il cortometraggio del 1900, diretto da Clément Maurice, il film del 1950 di Michael Gordon e il film del 1990 diretto da Jean-Paul Rappeneau (il più famoso), oltre alla rivisitazione in chiave moderna del 1987, dal titolo “Roxanne” di Fred Schepisi con Steve Martin.

A questa lista, però, sta per aggiungersi la versione del celebre regista Joe Wright, che sta avendo le sue prime riprese proprio in questa seconda metà del 2020 (anche se si pensa che sarà in uscita solo a dicembre dell’anno prossimo). Il film gode già di una grande fama già prima della sua uscita, perché il protagonista, Cyrano, sarà interpretato dal famoso Peter Dinklage, che si è dimostrato essere un ottimo attore nella celebre serie TV “Game of Thrones“; in questo caso, però, il famoso spadaccino non sarà più caratterizzato dal brutto naso, bensìda un difetto dell’altezza (ricordiamo, infatti, che questo attore è affetto da acondroplasia). Inoltre le scene sono state scritte oroprio da sua moglie, Erica Schmidt, e la moglie del regista, Haley Bennett, interpreterà il ruolo di Roxanne (Rossana in francese).

A sinistra Haley Bennett e sulla destra Peter Dinklage

Ma il bello sta nel fatto che il nostro caro Joe abbia scelto il territorio siciliano come set per le sue riprese! Molte scene, se non tutte, sono state girate, o sono tuttora in fase di svolgimento, tra Siracusa, Noto, Scicli, Ragusa e persino sull’Etna.

Lo scorso mese io stessa, Alice Megna, ho avuto la magnifica possibilità di far parte delle comparse di questo nuovo film, dopo aver fatto un provino, avvenuto a settembre, presso l‘Urban Center di Siracusa. Le scene che ho girato rappresentavano la parte in cui Cyrano, durante un’opera teatrale, interrompe lo spettacolo, perché non di suo gusto e ingaggia un duello con uno sfidante aristocratico, difensore dell’attore protagonista dell’opera Montfleury, dando vita ad un avvincente duello, che vedrà Cyrano come vincitore.

Tutto era preparato nei minimi dettagli: tutte le comparse erano vestite a tema e opportunamente truccate, con ornamenti aristocratici, borghesi o popolani (io stessa ho interpretato una popolana). Le riprese sono avvenute a Noto nel cortile di Palazzo Nicolaci, che, seppur sia un luogo aperto, era allestito in modo tale da rappresentare l’interno di un teatro del 18esimo secolo. Anche e proprio per questo le riprese sono state fatte in orari notturni; durante la settimana di lavoro sono stata impegnata dalle 15/16 di pomeriggio, fino alle 5 o 6 del mattino seguente.

La gestione è stata un po’ rigida, a causa dell’emergenza Covid-19, ma ugualmente efficace. Per girare quei 10 minuti di film ci sono volute circa 170 comparse, tutte nello stesso luogo e ovviamente senza aver le mascherine indossate, almeno durante le riprese. Proprio per questo motivo tutto il personale e tutte le comparse sono state costantemente sottoposte a tamponi e test sierologici, sia prima di iniziare la settimana lavorativa, che all’inizio di ogni giorno di riprese. Lo staff ha fatto igienizzare frequentemente le mani, fornito mascherine nuove ogni giorno e fatto mantenere l’obbligo di indossarle durante le pause, i tempi morti e ogni volta che la telecamera non stava riprendendo. Il tutto ha funzionato perfettamente, in quanto, per ciò che io sappia, non ci sono stati finora problemi causati dal virus.

Firenze: al Teatro di Cestello Marco Predieri riporta in scena «Cyrano»
Una scena di «Cyrano», di e con Marco Predieri  al Teatro di Cestello in San Frediano a Firenze

La scena del combattimento è stata la più coinvolgente, ma anche la più difficile da realizzare. I due sfidanti, tra cui Peter, sono stati istruiti sul set stesso da due controfigure esperte di scherma. In questa scena, Cyrano combatte contro uno degli aristocratici con mosse precise, mentre risponde, in rima, alle offese ricevute dallo stesso. Per questo motivo, le riprese di questa scena sono durate più delle altre, a causa di innumerevoli piccole imperfezioni che, giustamente, commetteva l’attore. Nonostante la lunga attesa, proprio durante l’ultima sera, questo è stato uno dei momenti più spettacolari a cui abbia potuto assistere durante la settimana.

La vita di una comparsa non è facile, soprattutto per chi, al fine di guadagnare qualcosa, trasforma questo in un vero e proprio “lavoro”: è, però, un’esperienza di pura crescita personale, nella quale si fanno nuove conoscenze e si va spesso incontro a nuove e diverse realtà. Se ne avessi la possibilità, lo rifarei senz’altro e, se se ne presentasse la possibilità, consiglierei a chiunque di vivere questa bellissima esperienza.

Alice Megna 5H

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